Per una realtà come Pistoia che sembra finalmente aver trovato le tanto agognate certezze ce n’è un'altra, Siena, che deve costruirne di nuove, dopo aver perso in pochi giorni quelle faticosamente conquistate col tempo.

Qui Pistoia Sembra passata una vita da quando quello zero in classifica sembrava non volersi muovere. Ora la Giorgio Tesi si trova ad appena due punti dall’ottavo posto, a pieno diritto nel gruppone che aspira un posto alle Final Eight di Coppa Italia. Una vittoria importante (87-93) quella dei ragazzi di Moretti, non solo perché arriva per la prima volta stagionale in trasferta, ma anche perché arriva contro Montegranaro, una diretta concorrente per la salvezza. Partita tiratissima e sempre in equilibrio con un Ed Daniels che conferma la crescita avuta finora lottando su ogni pallone e strappando 15 importantissimi rimbalzi, ma il vero mattatore è Brad Wanamaker: il nativo di Philadelphia è autore di una prova monstre nell’ultimo quarto, quando da solo trascina i suoi con venti punti e con la freddezza che gli segnare otto tiri liberi su otto tentativi per decidere la partita. Moretti adesso si gode i suoi ragazzi e una squadra che finalmente sembra soddisfare quelle che erano le aspettative estive, il campionato di Pistoia potrebbe cominciare adesso, vediamo dove potrà arrivare.

Qui Siena Una bruttissima sconfitta per Crespi, la vittoria contro Sassari aveva forse illuso che si potesse sopperire più facilmente alla partenza di Hackett, la partita contro Caserta ha invece evidenziato i limiti di questa nuova versione della Montepaschi. Anche in Sardegna l’attacco biancoverde era rimasto imballato per larghi tratti del gioco, ma in quel caso la difesa aveva permesso di restare in partita fino alla fine. In questo caso invece la Juve parte subito a tutta velocità, con un 7/8 al tiro che scava immediatamente un solco che Siena non riuscirà mai a recuperare. Caserta ha tirato con ottime percentuali ma i veri problemi per la Mens Sana sono nell’altra metà campo, dove pare proprio ci siano poche idee e che si riescano a mettere in pratica con molta difficoltà. Nel terzo quarto Green prova a mettersi i panni del salvatore della patria, ma non riesce a far andare i suoi più in là del -14, prima della reazione casertana che fa chiudere il quarto di nuovo con uno scarto di venti punti e che chiude di fatto la partita. La serata storta al tiro è una diretta conseguenza di una circolazione di palla lenta e prevedibile che ha fatto incappare la squadra nella sua peggiore sconfitta, finendo a -21. Tempo per leccarsi le ferite non ce n’è, domenica la Mens Sana andrà a Brindisi, anche lei di ritorno da prestazioni non eccellenti, lo farà dopo la notizia del ritorno di Matt Janning sperando di trovare all’interno del gruppo nuove forze.