Al via ufficiale la 57esima edizione della Festa del Barbarossa, da domani mercoledì 14 a domenica 18 giugno. Il primo appuntamento del programma ufficiale è (alle 21.15) mercoledì 14 giugno con la presentazione delle Brocche dell’Imperatore a Palazzo Chigi, realizzate dallo scultore senese Andrea Fagioli. Un momento sempre molto atteso dai sanquirichesi e dai turisti. A seguire ci sarà l’assegnazione dell’Orfeo 2016, il premio dedicato alla migliore comparsa del corteo storico della passata edizione, e dedicato ad Orfeo Sorbellini, padre della Festa del Barbarossa.
Brocche dell’Imperatore – E’ l’ambito premio che riceveranno i Quartiere per la conquista della Gara degli Alfieri e della Gara degli Arcieri domenica pomeriggio, quest’anno dedicate ai 60 anni della Comunità economica europea, nata nel 1957 con i Trattati di Roma.
In linea con il tema scelto, le realizzazioni di Andrea Fagioli intendono sottolineare la svolta determinata dal Trattato per la nostra nazione e l’opportunità che l’Unione europea offre oggi alle giovani generazioni del nostro Paese. Delle due brocche destinate al vino della vittoria, quella che verrà assegnata alla gara degli Arcieri ricorda una faretra e al tempo stesso la pergamena su cui fu redatto il Trattato. Chiusa da un nastro bianco, ad essa verrà aggiunto il nastro del colore della contrada vincente. La brocca dedicata alla gara degli Alfieri è invece distinta da sei stelle dorate, che simboleggiano le sei nazioni firmatarie del trattato. Essa ricorda la forma che la bandiera assume quando si avvolge su se stessa subito prima dell’alzata in cielo.
Barbarossa de’ Citti – I due premi dedicati ai giovani arcieri e alfieri non sono più contenitori, ma forme aperte a simboleggiare il divenire della vita e la speranza del futuro. Il premio ai giovani arcieri ricorda un paramento sacro raccolto a spirale, dove le ventotto stelle dell’attuale Comunità europea tratteggiano una porzione di cielo nella quale l’impronta dorata di una punta di freccia individua le sei fondatrici. Il manufatto allude allo spazio sul quale la Storia si svolge e lascia aperta la possibilità di accogliere altre nazioni. Il premio per i giovani alfieri è invece un fazzoletto di terra, dove le dita dello scultore segnano, come un aratro, un drappo tornito verso l’alto, accompagnando lo sguardo dalla terra al cielo.
Orfeo 2017 – Dedicato al migliore corteo, l’ultimo manufatto è la sintesi degli altri, in quanto è come un tratto di strada che, allargandosi e richiudendosi su se stessa, forma un ‘luogo’, alludendo così alla comunità, nella quale il popolo, con le sue identità e tradizioni, si raccoglie e accoglie.