Dopo Altopascio, Incisa e Figline Valdarno, Poggio a Caiano, anche a Siena arriverà presto il “Baratto sociale”. Lo ha deciso il Consiglio Comunale del 12 settembre scorso con l’approvazione di uno specifico ordine del giorno che rende finalmente operativo l’istituto introdotto nel 2014 attraverso il quale coloro che ricevono dal Comune una misura di sostegno al reddito hanno la possibilità di svolgere attività di utilità sociale in favore della comunità.
«Sono soddisfatto che il Consiglio abbia approvato la mia proposta – dichiara il consigliere comunale Giuseppe Giordano – firmata anche da altri consiglieri di opposizione, per sperimentare il baratto sociale. Adesso, attraverso i servizi sociali ed in collaborazione con la Società della Salute, sarà possibile elaborare un progetto generale per definire azioni personalizzate con i cittadini che già beneficiano di misure di sostegno, individuando le attività da svolgere più confacenti senza che venga deformata la connotazione dell’intervento ed evitando di creare aspettative non realistiche».
In pratica, il “Baratto sociale” può essere applicato a tutte quelle persone in difficoltà economiche, disoccupati o altro, che potranno mettere a disposizione il loro tempo e il loro saper fare per attività utili alla collettività, magari da svolgere al fianco di associazioni del territorio. In questo modo il cittadino avrà un’importante opportunità di socializzazione, creando anche relazioni per rendere più solidale e accogliente la città, valorizzando le capacità personali e lavorative messe a disposizione della collettività.
Le attività svolte a beneficio della comunità possono essere diverse e tutte commisurate alle capacità ed inclinazioni personali: dalla cura del verde pubblico e del decoro urbano a piccole opere di manutenzione ordinaria, dall’aiuto ad anziani soli e disabili minori e adulti al supporto agli alunni nell’ingresso ed uscita da scuola, solo per citare alcuni esempi.
L’obiettivo dell’iniziativa è far emergere coloro che, pur in difficoltà, hanno energie da spendere e desiderio di mettere a frutto le proprie capacità evitando, in tal modo, che si creino situazioni di marginalità.