L’intercettazione di un velivolo sospetto da parte di due caccia dell’Aeronautica militare ha provocato oggi pomeriggio un ‘bang’ supersonico che ha creato allarme tra gli abitanti di diverse aree della Toscana ed anche dell’Emilia Romagna, che hanno pensato ad una scossa di terremoto. Il velivolo intercettato, proveniente dalla Turchia e diretto in Svizzera, non era riuscito a mettersi in contatto con gli enti del controllo del traffico aereo italiano per motivi tecnici: ripristinate le comunicazioni, l’allerta è cessato.
In volo a 13mila metri L’allarme è scattato quando il velivolo, un Learjet Embraer, è entrato nello spazio aereo nazionale senza contattare gli enti del controllo del traffico aereo. Subito è stato dato l’ordine di «scramble», cioè di decollo immediato su allarme, a due caccia Eurofighter di stanza a Grosseto, che dopo pochi minuti hanno intercettato l’aereo. Questo, nel frattempo, è riuscito a ripristinare le comunicazioni e a mettersi in contatto con il controllo del traffico aereo di Milano: l’allarme è cessato ed anche i caccia hanno fatto rientro alla base. Il bang è stato avvertito dalla popolazione intorno alle 15.40. I due velivoli, che ricevuto l’ordine di intercettazione sono stati autorizzati alla corsa supersonica, hanno prodotto il bang nonostante volassero alti, a circa 13.000 metri. Secondo una prima ricostruzione potrebbero aver influito le particolari condizioni climatiche.
Scuola evacuata e telefonate ai Vigili del Fuoco Il bang supersonico provocato dai due caccia impegnati in una intercettazione di un velivolo sospetto ha scosso il Mugello e il Valdarno. In molti avvertendo il forte boato hanno pensato al terremoto: in una scuola di Scarperia (Firenze) è suonata la sirena di allarme ed erano iniziate le procedure per l’evacuazione. Poi tutto è rientrato. «Hanno tremato tutti i vetri di casa» ha detto una donna di Figline Valdarno (Firenze) che, allarmata, ha chiamato i Vigili del Fuoco e le redazioni dei giornali. Tantissime le telefonate arrivate ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco delle diverse località attraversate dai due aerei. «C’è stato un grosso boato, come un’esplosione, poi tutto ha iniziato a tremare», conferma un’altra donna che vive a La Rufina.