“La Guardia di Finanza si è rivolta alla Regione per acquisire la documentazione sugli atti di gara, ricevendo il massimo della collaborazione. Confermiano la massima fiducia nella correttezza dell’operato dei funzionari dei nostri uffici e siamo certi che anche questo procedimento lo dimostrerà, così come accaduto fino ad oggi con i ricorsi in sede amministrativa”.
Così l’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli commenta la notizia dell’inchiesta aperta dalla magistratura sulla gara per l’assegnazione del servizio regionale di trasporto pubblico, a seguito di un esposto presentato da una delle società del consorzio Mobit. “Per quanto ci riguarda – prosegue Ceccarelli – convinti che tutto sia stato fatto in modo regolare, andiamo avanti con l’unico obiettivo di fare l’interesse dei cittadini che hanno il diritto ad avere un servizio rinnovato e di qualità”.
Ieri personale della Guardia di finanzaha acquisito atti nella sede di Autolinee Toscane Spa a Scandicci. I dcumenti richiesti riguardavano il bando di gara regionale per il trasporto pubblico locale che la stessa società si è aggiudicata e su cui la procura ha aperto un fascicolo.
L’inchiesta è in corso da qualche tempo ed ha avuto oggi un’accelerazione con la ricerca dei documenti relativi al bando e all’offerta di Autolinee Toscane spa. L’appalto, che sarebbe oggetto degli accertamenti di procura e GdF di Firenze, riguarda tutto il servizio di trasporto pubblico locale su gomma della Toscana, assegnato dalla Regione per la durata di 11 anni (1 giugno 2020-31 maggio 2031), dal momento in cui viene stipulato, perfezionato e diventerà attivo il contratto tra la stessa Regione e Autolinee Toscane. La vicenda è stata caratterizzata da un complesso contenzioso amministrativo aperto dal consorzio Mobit, formato da società di trasporto toscane che concorrevano insieme all’aggiudicazione della gara, contro la stessa Autolinee Toscane spa, società che fa parte del gruppo francese Ratp. Nel dicembre 2019 il Consiglio di Stato, esprimendosi su una precedente sentenza del Tar, ha valutato in sentenza la gara come legittima anche laddove aggiudica un unico lotto regionale – anziché come in passato ‘spacchettato per aree geografiche e di servizio – a un solo gestore per tutta la Toscana. Un altro ricorso al Tar, promosso da Mobit contro la richiesta di nuovi piani economici a corredo del bando e discusso il 26 febbraio scorso, è stato respinto.