FIRENZE – Un raggio di azione più ampio per favorire la crescita. La Toscana scommette sull’internalizzazione delle micro e piccole medie imprese.

Per sostenere il bando che si aprirà il 20 luglio, l’investimento è di 30 milioni, ricavati dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Tra le attività previste dal bando: servizi all’internazionalizzazione, partecipazione a fiere e saloni internazionali, promozione di prodotti e servizi su mercati internazionali mediante utilizzo di uffici o sale espositive all’estero, servizi promozionali, supporto specialistico all’internazionalizzazione e supporto all’innovazione commerciale per la fattibilità di presidio su nuovi mercati. Tra i destinatari (che devono operare nel manifatturiero, turismo e commerciale) le micro, piccole medie imprese, professionisti e forme associative, con e senza personalità giuridica, costituite da almeno tre aziende o professionisti. L’importo totale del progetto presentato dev’essere compreso tra un minimo di 10 mila ed un massimo di 400 mila euro, a seconda della dimensione d’impresa e delle tipologie di servizi.

Le dimensioni dell’intera operazione sono state sottolineate dal presidente Eugenio Giani: “50 milioni di euro a disposizione per l’intero settennato, trenta a supporto del bando in uscita. Lo facciamo in tanti altri modi, con oltre 517 milioni che abbiamo messo a disposizione delle imprese con il Fondo europeo per lo sviluppo regionale”. Un’attenzione particolare sarà posta sulle aziende rimaste fuori da circuiti promozionale finora.

Dei trenta milioni di euro messi a disposizione con il bando, il 20 per cento sarà infatti riservato a queste imprese, un altro 10 per cento al settore turistico e 2 milioni e 855 mila euro alle società che si trovano in comuni classificati come aree interne.

“Tendiamo – ha detto l’assessore regionale Leonardo Marras – una mano a chi oggi è presente sui mercati extraeuropei, ma anche alle aziende fino ad oggi poco votate all’export: per loro infatti, per quelle imprese dove i ricavi dalle esportazioni pesano per non più del 20 per cento nei fatturati come media negli ultimi due anni, o non più del dieci per cento nell’ultimo anno hanno o in assenza di bilanci depositati, abbiamo previsto stavolta una riserva di risorse aggiuntive”.

“Dobbiamo puntare sull’export per garantire regimi di crescita economica rilevanti alla Toscana: per questo il bando che uscirà il 20 luglio è importante – sottolinea e spiega l’assessore all’economia della Toscana, Leonardo Marras – E’ un’esigenza che sta nei fatti, con il 44 per cento del Pil regionale già oggi legato alle esportazioni, pari a 55 miliardi di euro nel 2022, e una domanda interna che rallenta, per colpa anche dell’inflazione che sta riducendo il potere di acquisto degli stipendi”. “Tendiamo – aggiunge – una mano a chi oggi è presente sui mercati extraeuropei, ma anche alle aziende fino ad oggi poco votate all’export: per loro infatti, per quelle imprese dove i ricavi dalle esportazioni pesano per non più del 20 per cento nei fatturati come media negli ultimi due anni, o non più del dieci per cento nell’ultimo anno hanno o in assenza di bilanci depositati, abbiamo previsto stavolta una riserva di risorse aggiuntive”.

Dei trenta milioni di euro messi a disposizione con il bando, il 20 per cento sarà infatti riservato a queste aziende (così non era nei precedenti bandi), un altro dieci per cento al settore turistico e 2 milioni e 855 mila euro alle imprese che si trovano in comuni classificati come aree interne.