bandiere-blu-2012-grado_650x447Ormai è l’assegnazione delle Bandiere Blu, avvenuta una settimana fa, ad aprire ufficialmente la stagione delle vacanze al mare.

Tutti i comuni che le ricevono sono, giustamente, orgogliosi di questo riconoscimento attribuito dalla FEE, Foundation for Environmental Education (Fondazione per l’Educazione Ambientale), un’organizzazione internazionale non governativa e non-profit nata nel 1981 e con sede in Danimarca, perché la Bandiera Blu è un vero e proprio premio all’operato delle amministrazioni e riguarda non solo pulizia e qualità delle acque di balneazione, ma anche gestione ambientale, servizi e sicurezza delle spiagge, educazione ambientale, certificazioni, depurazione delle acque reflue, raccolta differenziata dei rifiuti, iniziative di conoscenza, turismo e pesca professionale.

Insomma; averla non è facile, ma in Italia sono ben 140 comuni, per un totale di 269 spiagge (Liguria, Toscana e Marche in testa alla classifica) che possono far sventolare la Bandiera Blu sul proprio litorale (leggi).

Solo che ancora una volta si perde l’occasione per collegare a questo riconoscimento internazionale una valorizzazione e una promozione delle spiagge a Bandiera Blu in senso turistico.

Mi chiedo: quante persone arrivando al mare, sanno cosa significa quella “strana bandiera” che sventola orgogliosa? Quante località promuovono attività all’insegna della qualità ambientale della Bandiera Blu per i propri turisti? E, di conseguenza, quanti di noi sono indotti a scegliere il luogo della vacanza al mare dal fatto che si tratta di una Bandiera Blu?

Ho il fondato timore che siano pochi e che ci si limiti a dare la notizia sui giornali locali, mettere il logo sul sito internet (neanche tutti), issare un po’ di bandiere sul lungomare (che fa tanto “colore”) e nulla più, eccetto – come sempre in Italia – qualche caso virtuoso ed isolato.

Essendo ancora a metà maggio, mi permetto di fare un invito ai 140 comuni ed alle rispettive agenzie locali e regionali per il turismo: siete ancora in tempo a costruire – di concerto con gli operatori turistici – qualche proposta, offerta o attività legata alla Bandiera Blu.

E poi, via, una bella campagna sui social media e qualche pieghevole per farlo sapere!