Tre giorni di consegna semplice per il Carabiniere che aveva affisso nella propria camera della caserma Baldissera, sede del 6/o Battaglione ‘Toscana’, a Firenze, la bandiera della Kaiserliche Marine, vessillo risalente al periodo del Secondo Reich, ma talvolta usata da militanti neonazisti. Questa la sanzione inflitta al militare al termine del procedimento disciplinare avviato dai suoi superiori.
Annunciato ricorso gerarchico Gli avvocati Giorgio Carta e Giuseppe Piscitelli, difensori del Carabiniere, hanno preannunciato la presentazione di un ricorso gerarchico, «essendo inaccettabile – spiegano – che il ragazzo venga sanzionato non per il reale significato della sua azione e del vessillo affisso nel proprio alloggio, ma per il significato ad esso erroneamente attribuito da un giornalista e, ancor peggio, da gruppi neonazisti stranieri a digiuno di Storia, oltre che di etica». Il militare è stato sottoposto a procedimento disciplinare di rigore perchè, si legge nella contestazione, «affiggeva alla parete della camera in uso materiale privato, tra cui una bandiera di guerra della marina imperiale tedesca talvolta utilizzata in contesti di apologia di istituzioni non democratiche, che è stata ripresa dall”esterno da giornalista e successivamente pubblicata sul web e diffusa dalle maggiori testate giornalistiche nazionali. Il comportamento tenuto ha causato l’esposizione mediatica dell’Istituzione e del Reparto di appartenenza, con grave lesione dell’immagine dell’Arma in relazione alla sua estraneità alle competizioni politiche». Ciò, secondo i legali, nonostante nella memoria difensiva il militare avesse chiarito che «sconosceva l’utilizzo distorto (e storicamente errato) della bandiera in questione operato da alcuni gruppi estremisti ed antidemocratici tedeschi o europei, di cui il sottoscritto non condivide minimamente le ideologie o le idee politiche e dei quali, tanto meno, fa parte».