CAMUCIA – Se anche fosse stato uno scherzo, in ogni caso è riuscito male. La bandiera con aquila e fascio littorio appesa alla porta della Cgil di Camucia, frazione di Cortona (Arezzo), ha suscitato lo sdegno della comunità.

“Si dirà che è una ragazzata o un episodio isolato. La maturazione antifascista del nostro paese non è compiuta”, ha affermato Alessandro Tracchi, segretario provinciale. Sul tema è intervenuta anche Dalida Angelini, segretaria generale di Cgil Toscana che ha definito il fatto di Camucia “gravissimo, un’intimidazione fascista, roba da anni Venti del Novecento. Spicca la tempistica, alla vigilia delle elezioni e a un anno dall’assalto della sede nazionale”.

E ancora: “Il fascismo, purtroppo, c’è. Noi lo abbiamo sempre denunciato, anche se non manca chi continua a minimizzare e mi domando cos’altro gli serva per capirlo. Di sicuro continueremo a chiedere la messa al bando delle organizzazioni neofasciste e non ci faremo intimidire da nulla”.