Doveva essere un giorno felice, un normale, emozionate primo giorno di scuola, per un bambino di 11 anni e invece si è trasformato in un caso nazionale: la scuola rifiuta l’iscrizione dell’alunno, i genitori sporgono denuncia ai Carabinieri, il senatore Lucio Barani interroga il ministro Stefania Giannini sul mancato diritto allo studio e ne chiede le dimissioni.
Banco negato Avviene tutto a Villafranca in Lunigiana, comune in provincia di Massa Carrara; il bambino avrebbe dovuto frequentare il primo anno della scuola secondaria di primo grado, all’Istituto Comprensivo F.T. Baracchini; il ragazzo, residente con la famiglia a Villafranca, proveniva da un altro istituto scolastico, in Garfagnana e per questo i genitori avevano chiesto e ricevuto il nullaosta per il suo trasferimento. Il 15 settembre scorso, come tutti i bambini della sua età, il ragazzo è stato accompagnato a scuola e ha partecipato alle prime ore di lezione ma, al suono della prima campanella è stato allontanato dalla classe e soltanto alla fine della mattinata, il dirigente scolastico, accortosi dell’errore, ha informato telefonicamente i genitori che il figlio non era in realtà stato ammesso e che dunque non avrebbe più potuto frequentare l’Istituto Baracchini.
La posizione della scuola Banco negato quindi e porte chiuse per «doveri normativi», si difende la scuola, che sostiene di aver semplicemente applicato la legge e le circolari ministeriali: la classe in questione ha già 20 alunni, più un ragazzo disabile e dunque nessun ufficio avrebbe mai potuto accettare un’iscrizione in più; riguardo il nullaosta, inoltre, la scuola sostiene di non averlo neanche ricevuto in tempo e da lì l’intero equivoco. Nei giorni successivi, sulla scrivania del dirigente scolastico è arrivata una lettera di richiesta di spiegazioni da parte del Provveditorato agli studi di Lucca e Massa Carrara e un appello da parte del sindaco della città ad ammettere a scuola il bambino. Fatto sta che il giovane non sta andando a scuola e che il clamore di questa strana vicenda potrebbe avere sul minore risvolti psicologici ed emotivi non da poco.
Interrogazione al ministro I genitori hanno sporto denuncia ai Carabinieri, accusando il dirigente scolastico di abuso d’ufficio «non avendo accettato il figlio alla scuola dell’obbligo» e intanto il senatore di ALA, Lucio Barani, ex sindaco di Villafranca, ha consegnato questa mattina un’interrogazione urgente al ministro dell’Istruzione Giannini, chiedendo «quali misure intenda mettere in campo per salvaguardare il diritto-dovere di un minore a frequentare la scuola dell’obbligo» e «se non ritenga di procedere nei confronti del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Baracchini di Villafranca in Lunigiana, alla luce del reiterato diniego ad accettare arbitrariamente l’iscrizione di un minore» . «Un fatto gravissimo e paradossale – commenta a margine il senatore Barani-; solo in Italia possono accadere cose di questo tipo; ci sono tutti gli estremi per chiedere ed ottenere le dimissioni del ministro».