C’è l’insegnante che ha perso tutta la sua pensione, chi se la prende con chi giudica gli investitori di Banca Etruria come “sprovveduti”, chi assicura di non aver mai ricevuto avvertimenti sul rischio di poter perdere tutto. Questo pomeriggio in piazza ad Arezzo sono scesi in tanti per esprimere rabbia ma soprattutto per chiedere il perché di un epilogo così drammatico per una Banca ritenuta vicina al territorio e alle esigenze dei suoi abitanti.