Dai banchi di scuola alle cantine e ai frantoi, passando per gli allevamenti e gli orti: si inizia da giovani a mangiare bene e vivere sani. È questa l’esperienza vissuta da circa mille studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado di Siena, Asciano, Buonconvento, Chiusi, Montalcino, Monteriggioni e Rapolano Terme per l’ottava edizione della Fattoria degli Studenti. L’iniziativa organizzata dalla Cia Siena, con il sostegno dalla Camera di Commercio di Siena e con il patrocinio della Regione Toscana, rappresenta un modo semplice e divertente per la valorizzazione delle produzioni agricole locali. L’appuntamento finale si è tenuto al Vivaio il Campino (Siena, località Ruffolo), dove gli studenti presentano i loro elaborati, realizzati durante tutto l’anno scolastico 2015/2016, dopo le visite alle fattorie del territorio senese, in cui hanno imparato dalla viva voce degli agricoltori come si lavora nelle filiere dell’orto e degli allevamenti, ma anche il percorso sui semi, degli alberi da frutto, del miele e il ciclo di vita delle api. Per le ragazze e i ragazzi delle scuole medie di primo grado, è stata trattata anche la lavorazione dei formaggi nei caseifici con cenni di agricoltura biologica.
«Con la Fattoria degli Studenti – commenta Luca Marcucci, presidente della Cia Siena -, agricoltura e scuola diventano sostanzialmente una cosa sola per far conoscere ai giovani l’ambiente che li circonda, mettendoli in contatto con la realtà agricola che rappresenta un’eccellenza per il territorio senese».
«Il progetto – aggiunge Roberto Bartolini, direttore della Cia Siena – risponde ad una diffusa esigenza del mondo della scuola e permette di conoscere il proprio ambiente e del proprio territorio attraverso l’esperienza diretta per i giovani consumatori di domani».
Crescenti l’entusiasmo, l’attenzione e la partecipazione degli alunni, sia durante le lezioni in classe che durante le visite alle aziende agricole del territorio. «Occorre continuare su questo percorso – aggiunge Anna Stopponi, Cia Siena -, ossia far avvicinare i giovani al mondo rurale, alla sua storia, tradizioni e cultura, cercando di far riscoprire i sapori e i prodotti del territorio in cui vivono».