FIRENZE – Una bambina è stata salvata grazie alla collaborazione tra i medici dell’Aou Meyer Irccs e dell’Ospedale del cuore di Massa. La piccola, che ha solo un anno, ha lasciato da pochi giorni la rianimazione dell’Ospedale del cuore dopo un ricovero in terapia intensiva.
È il terzo caso che si verifica in Toscana nell’arco di soli due mesi. I genitori si erano accorti che aveva problemi nella deglutizione e ai medici hanno segnalato che la figlia, prima di addormentarsi, aveva giocato con una pila. Consapevoli del pericolo, i medici del Meyer hanno immediatamente effettuato una radiografia che ha evidenziato la presenza del corpo estraneo – di due centimetri di diametro – nello sfintere esofageo superiore.
“La presenza di una pila nella cavità dell’esofago – ha affermato Roberto Lo Piccolo, il chirurgo dell’Aou Meyer che ha eseguito l’intervento salvavita – provoca infatti tre tipologie di danni: elettrico, meccanico e chimico. In primo luogo, in una cavità così ristretta quale è quella dell’esofago, l’anodo e il catodo presenti nella pila si attivano e in tempi rapidissimi sono capaci di lesionare gravemente le mucose delle pareti, provocando ulcerazioni anche molto estese. A questo si aggiunge la possibile perdita di acido con conseguenze ancora più gravi”.
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