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Lorenzo Falchi

A Sesto Fiorentino quel che fin da subito è apparso praticamente inevitabile si fa reale. È  Maurizio Quercioli, il candidato sindaco dalla civica Per Sesto Bene Comune sostenuta da Insieme (il raggruppamento partitico che lega Possibile, Rifondazione Comunista, Alternativa Libera), a dar concretezza alla ‘consecutio temporum’ in vista del ballottaggio: il 19 giugno «riteniamo doveroso e necessario dare il nostro sostegno a Lorenzo Falchi». Prima del verdetto delle urne, matematica e somme algebriche trovano il tempo che trovano; certo è però che uniti, stando ai risultati del primo turno, Falchi (27% dei voti) e Quercioli (circa il 20%) si ritrovano un capitale del 47% da gestire e accrescere in vista della partita decisiva. L’asse che si è formalizzato alla luce del sole, insomma, sembra ad un passo dalla fascia tricolore a scapito del candidato del Pd, Lorenzo Zambini 

Maurizio Quercioli
Maurizio Quercioli

Alleanza anti-Pd La mossa di Quercioli è dettata da una considerazione: i sestesi hanno «dimostrato la chiara volontà di mandare il Pd all’opposizione». Falchi ha la maggioranza dei consensi nell’ambito della sinistra. Ma da solo, ragiona l’ex candidato della lista civica Per Sesto Bene Comune, è dura centrare l’obiettivo. Per questo Quercioli tende la mano e punta ad una piattaforma comune ‘incollata’ grazie all’istituto dell’apparentamento sul secondo turno. L’apparentamento, infatti, «è l’unico modo – spiega –  con cui la legge elettorale maggioritaria consente di dare una rappresentanza equilibrata alla volontà espressa dai cittadini nell’attribuirci il 19,2% dei voti il 5 giugno scorso. Una rappresentanza che sia garanzia per quei cittadini che hanno affidato alla nostra coalizione la fiducia nella coerenza mostrata». Governare assieme «è la condizione per sostenere con pari dignità e con forza il candidato Lorenzo Falchi contro l’arroganza vuota e pilotata del Pd sestese». Se Falchi riuscirà a strappare il Comune al Pd, «dovrà farsi portavoce della richiesta di una revoca dei provvedimenti finora presi sull’inceneritore poiché non sussiste più il pubblico interesse per la costruzione di quest’opera. Non si tratta di giochi di poltrone in cambio dell’appoggio, ma di un forte impegno per riformare radicalmente il Comune».  

Lorenzo Zambini
Lorenzo Zambini

Replica dem E il candidato del Pd, Lorenzo Zambini, come risponde? «Lorenzo Falchi fa il democristiano. Per una volta mi piacerebbe che si ricordasse di essere un uomo di sinistra.- ha sottolineato Zambini sul suo competitor al ballottaggio- E fa il Berlusconi: la promessa di stoppare l’inceneritore mi ricorda tanto la promessa del milione di posti di lavoro…. Adesso è contrario al termovalorizzatore, lo abbiamo capito. Peccato che sarà realizzato proprio a causa delle scelte politiche delle giunte Gianassi sostenute proprio dall’allora consigliere Falchi. Quel che non abbiamo capito però se Falchi pensa davvero di poter bloccare l’opera. Chiunque sia portatore di una cultura di governo sa bene che fare promesse agli elettori sapendo in partenza di non poterle rispettare è scorretto ed esprime una grave mancanza di rispetto per tutti i cittadini».