Una balenottera comune di oltre 17 metri di lunghezza e circa 2,5 tonnellate di peso si è spiaggiata nel primo pomeriggio del 19 marzo in una piccola ansa del litorale di Rosignano all’altezza del bagno “ Lo Scoglietto”. Già due giorni fa l’esemplare era stato avvistato lungo le coste di San Vincenzo e, ieri, il mare in tempesta ha reso definitivamente la carcassa. Un decesso che ha qualche legame con la preoccupante moria di delfini che dall’inizio dell’anno si è verificata sulle coste toscane e laziali (leggi)?

Le cause della morte A dare una risposta saranno i veterinari dell’Università di Padova contattati ieri dal Ministero dell’Ambiente e che già oggi arriveranno a Rosignano per effettuare un prelievo di tessuto idoneo per poi procedere alle analisi di routine, compreso la necroscopia dell’animale. Ad ora è impossibile stabilire le cause della morte.

Il recupero L’Osservatorio Toscano dei Cetacei della Regione Toscana ha, infatti, informato prontamente il Ministero dell’Ambiente e del Mare in ottemperanza a quella che è la rete di recupero nazionale e ARPAT, a supporto dell’OTC, sta coordinando l’intervento di recupero, collaborando con la Guardia Costiera e l’Assessore del Comune di Rosignano al fine di valutare il da farsi. Sono previste anche altri tipi di analisi da parte dell’Università di Siena e dell’Istituto Zooprofilattico di Pisa. Non è da escludere infine che lo scheletro della balena possa essere esposto al Museo di Storia Naturale di Rosignano.

Foto di Elisa La Corte
 

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