Aamps-ccLivornoCon i cassonetti dell’immondizia ormai pieni in diverse zone della città, continua la protesta dei lavoratori di Aamps, l’azienda di raccolta rifiuti e igiene ambientale di proprietà del Comune di Livorno, al secondo giorno di sciopero. Stamani i lavoratori si sono ritrovati in presidio di fronte alla stazione centrale dove hanno distribuito volantini ed effettuato attraversamenti pedonali ripetuti, rallentando il traffico, in vista di un nuovo corteo di protesta per le vie del centro cittadino (partenza alle 17 da Piazza della Repubblica)

Caos rifiuti «Cerchiamo di spiegare alla città – ha detto il segretario Fp Cgil di Livorno, Giovanni Golino – che per salvare Aamps non sono necessari tagli al sociale. Come è stato detto più volte ci sono 3,2 milioni di euro già accantonati nel bilancio comunale del 2015, altri 3 che Aamps troverà utilizzando strumenti finanziari e 1 milione che può essere recuperato con l’assunzione dei 40 precari e con la responsabilità dei lavoratori a rivedere la contrattazione di secondo livello. A questo punto ne mancherebbero 3,5 da trovare nel bilancio 2016, perché la ricapitalizzazione richiesta dal collegio sindacale è di 10,7 milioni. Per far questo si possono utilizzare gli stessi capitoli di spesa utilizzati nel bilancio 2015, sempre senza toccare il sociale, e non solo, ma avviando la ristrutturazione del debito, come proposto dai lavoratori e dalle imprese dell’indotto, questi 3,5 milioni potrebbero scendere anche a 2 o 1 milione, o quantomeno essere spalmati su più anni. Quindi – conclude Golino – per salvare Aamps nessuno chiede di tagliare alcunché, ma di utilizzare i soldi già stanziati e aprire un confronto vero con imprese e lavoratori. A fronte di questa soluzione è inaccettabile andare avanti con il concordato che non garantisce i posti di lavoro e costa comunque 2 milioni di euro in consulenze».