1_Baccio Bandinelli_Ebbrezza di Noè_Bargello copiaLo scultore manierista Baccio Bandinelli, secondo il Vasari «artista di fama eterna» e ancora «terribile di lingua e d’ingegno», è il protagonista di questa grande monografica a cura di Beatrice Paolozzi Strozzi e Detlef Heikamp ospitata al Museo Nazionale del Bargello di Firenze sotto il titolo “Baccio Bandinelli scultore e maestro (1493-1560)”‘. La mostra è visitabile fino al 13 luglio.

Bandinelli dalla parte degli artisti Ammiratissimo alla fine del Cinquecento, Baccio vede accrescersi la sua fama per tutta l’età barocca, raggiungendo l’apice durante il Neoclassicismo, fra il XVIII e il XIX secolo. Poi, dall’Ottocento, il declino della sua fortuna, a partire dal Burckhardt e fino ai giudizi negativi e sprezzanti di Berenson e Pope-Hennessy. In realtà, dopo Michelangelo, il Bandinelli è stato nella scultura fiorentina del Cinquecento il personaggio di maggior rilievo insieme a Jacopo Sansovino e a Benvenuto Cellini, autore di un esteso carteggio e fondatore di un’accademia capace di promuovere lo status sociale dell’artista con notevole anticipo rispetto al Vasari e a Federico Zuccari.

La ‘Leda e il cigno’ da Parigi per la prima volta in mostra In mostra sculture, disegni, stampe, bronzetti, rilievi, medaglie, un raro modello in cera proveniente da Montpellier e l’unico dipinto sicuramente autografo, mai presentato in una mostra, la ‘Leda e il cigno’ proveniente da Parigi. E poi il ‘Bacco’ di Palazzo Pitti, i rilievi marmorei del coro del Duomo, i busti-ritratto di Cosimo I e il magnifico ‘Mercurio’ giovanile del Louvre. Non manca il celebre ‘Ritratto di Baccio Bandinelli’ dell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston. Considerando la ricchezza del materiale, l’esposizione si estenderà anche in una parte della Sala di Michelangelo, appena riallestita. La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 8,15 alle 13,50, chiusa la prima, terza e quinta domenica del mese e il secondo e quarto lunedì e il primo maggio. Info: 055.2388606 – 055.294883 – www.unannoadarte.it