Un rigore messo a segno al 93’ da Khouma El Babacar ed assegnato, giustamente, dall’arbitro Massa di Imperia grazie all’ausilio della Var, consente alla Fiorentina di tornare dalla trasferta dell’Olimpico di Roma nella sfida alla Lazio di Simone Inzaghi, con un punto d’oro.
La partita È un pareggio meritato quello dei gigliati, conquistato ai titoli di coda di un match assai equilibrato dove è spiccata da una parte la mancata ferocia dei biancocelesti di chiudere una gara che al 25′ li aveva visti andare in vantaggio grazie alla rete di De Vraj, e dove dall’altra è stata premiata la volontà del tecnico gigliato, Stefano Pioli, di provare a stravolgere più volte la sua squadra, con tre moduli utilizzati, ma soprattutto con la mossa di mettere in campo la cosiddetta doppia punta nella mezz’ora finale di match. Non un grande passo in avanti per Astori e compagni in classifica ma un pareggio che fa morale e che porterà sicuramente ad un clima diverso in settimana in casa Fiorentina dopo i soli due punti nelle ultime quattro gare. Il rientro di Thereau, Badelj e Laurini, tutti e tre dal 1′, ha dato frutti altalenanti, con molto bene gli ospiti fino allo svantaggio, con tanto di gol annullato a Simeone per fuorigioco, mentre eccellente l’impatto di Vitor Hugo a gara in corso che ha consentito ad una più equilibrata difesa a tre. Proprio un centrale difensivo, Pezzella, è l’uomo sul quale un altro subentrato, Caicedo, commette la sciocchezza del tocco in area che porta il direttore di gara a consulare la Var. Babacar, che pochi istanti prima della rete dell’uno a uno aveva anche usato dolori di stomaco, tanto da vomitare ripetutamente in campo, ha spiazzato Strakosha, mandando in estasi i circa trecento tifosi gigliati giunti a Roma. Poco prima del pareggio gigliato straordinarie le parate da una parte di Sportiello su Parolo e del numero uno laziale su Pezzella, che in rovesciata avrebbe altrimenti messo a segno un gol “da figurina”.
Spogliatoi «Questo pareggio è un risultato meritato per la grinta, il coraggio e la determinazione messa in campo – ha sottolineato a fine gara il tecnico gigliato, Stefano Pioli – Avessimo perso non sarebbe stato giusto. La Lazio ci ha creato difficoltà ma abbiamo lavorato bene per 95′. La squadra sta crescendo, i risultati nell’ultimo periodo non sono stati eccezionali ma non avevamo raccolto quanto di positivo avevamo fatto, stavolta invece abbiamo ottenuto un risultato giusto. La nostra è una stagione dove dobbiamo gettare le basi per ricostruire una Fiorentina che in futuro possa competere a degli obiettivi che società, città e squadra meritano. Vogliamo quest’anno soffrire poco e veder crescere i nostri giocatori. Vogliamo dimostrare di ottenere risultati importanti crescendo giorno dopo giorno. Il rigore? Ero distante 50 metri ma la sensazione netta è che ci fosse, abbiamo aggiunto questa tecnologia che sicuramente aiuta». «Quello di oggi (ieri ndr.) è stato un match molto difficile, abbiamo combattuto per 95′ e non meritavamo la sconfitta. – ha raccontato il centrocampista francese Jordan Veretout – Alla fine abbiamo recuperato un buon punto contro la Lazio che è una squadra fra le più forti in Italia. Abbiamo dimostrato voglia di rimanere uniti e determinati, e anche grande carattere. Ho cercato di segnare perché mi si sono presentate delle occasioni per tirare in porta e alla fine quando non potevo servire i compagni, ho cercato la conclusione personale. L’importante è aver pareggiato. Dobbiamo continuare a lavorare, a provare a crescere e a tornare a vincere fin dalla contro il Sassuolo dove vogliamo fare molto bene davanti ai nostri tifosi. Non abbiamo obiettivi precisi in questa stagione, siamo una squadra in costruzione, vogliamo fare il meglio possibile, migliorare e dimostrare come abbiamo fatto oggi, a tutto il mondo, che siamo un gruppo compatto, che farà tutto il possibile per crescere».