laz-empoliQuello che tutto l’ambiente Empoli temeva, ovvero pagare il contraccolpo psicologico del successo di otto giorni fa in casa contro la Fiorentina, si è puntualmente verificato. Gli azzurri di Marco Giampaolo sono stati sconfitti in maniera secca e meritata dalla Lazio con i padroni di casa che all’Olimpico hanno chiuso la partita con le reti di Candreva prima, su rigore, ed Onazi poi, all’alba ed al tramonto rispettivamente della prima frazione. Senza Zielinski e Costa, con Maccarone e Tonelli in panchina, Croce e compagni hanno avuto un approccio troppo molle per una formazione biancoceleste che è sembrata rivitalizzata dalla cura di Simone Inzaghi, quest’ultimo alla seconda vittoria consecutiva da quando è subentrato al posto di Stefano Pioli.

Empoli poco incisivo all’Olimpico È mancata l’inventiva di Paredes, i guizzi di Croce e la incisività del duo Pucciarelli-Maccarone, con gli innesti che dalla panchina, nella ripresa, di Mchedlidze, il peggiore in campo forse, Diuosse e Bittante, non hanno invertito la tendenza. Una sconfitta che se da una parte è indolore, ovvero basterebbero i tre punti da conquistare mercoledì sera in casa contro il fanalino di coda, dall’altra a preoccupare sono le vittorie di Frosinone e Carpi che mettono comunque un po’ di pressione alla formazione azzurra. È mancato negli uomini di Giampaolo l’atteggiamento e la mentalità psicologica giusta, con la prestazione di Saponara che è spiccata per inconsistenza. «Siamo stati sottotono, c’è stato un calo di intensità fisica, mentale, la Lazio ha vinto meritatamente, c’è poco da dire di altro – ha spiegato proprio Marco Giampaolo nel post gara – Il gap che abbiamo contro le grandi squadre solitamente siamo riusciti a colmarlo attraverso prestazioni collettive mentre in questa occasione non siamo stati all’altezza. E’una sconfitta che ci disturba. Non siamo venuti meno con uno o due elementi ma tutti sono stati al di sotto del loro valore. Probabilmente abbiamo pagato lo sforzo delle energie psico-fisiche della scorsa partita anche se devo dire che non avevo avuto avvisaglie di questo perchè la squadra si era allenata bene. Quando comunque fai pensare il tuo avversario a proprio piacimento, una squadra come la Lazio ha qualità tecniche per fare la differenza: loro sono forti nel palleggio, di testa e nella gestione della palla».