Una serpe in seno: traduceva le intercettazioni telefoniche per i carabinieri, ma poi passava le informazioni ai suoi amici spacciatori, che così evitavano i controlli. È quanto scoperto dai carabinieri di Viareggio (Lucca), che hanno arrestato cinque persone: tre marocchini, tra cui la traduttrice, e due italiani.

Cinque arrestati L'indagine è iniziata nel luglio 2011 dopo il ritrovamento di sei chili di hashish nel bauletto dello scooter di uno spacciatore. Grazie alle impronte digitali e a una serie di intercettazioni telefoniche, pedinamenti e appostamenti, i militari sono riusciti a risalire ai cinque, che spacciavano in Versilia, nelle zone di Camaiore, Viareggio e Massarosa. Tra gli arrestati, ai domiciliari, c'è una coppia, lei marocchina e lui italiano: la donna traduceva per i carabinieri le intercettazioni telefoniche dall'arabo ma, allo stesso tempo, informava i complici, che riuscivano così a far perdere le loro tracce quando erano seguiti.

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