MARINA DI CARRARA – Dalla costa le pale eoliche dovrebbero essere a malapena visibili. Il loro peso, se il progetto andrà in porto, però sull’area di Marina di Carrara sarà notevole.

Le installazione potrebbero essere un centinaio, forse meno, situate a 12 chilometri dalla spiaggia, al confine con la Liguria. La realizzazione è di competenza del ministero della Transizione ecologica, ma sia al porto che agli uffici regionali le informazioni sono ridotte al minimo. Dietro al progetto ci sarebbe la Falck Renowables, che ha già in cantiere due strutture simili in Puglia. In grado di produrre una quantità di energia tale da coprire un milione di utenze domestiche e da contribuire al risparmio di due tonnellate di anidride carbonica.

L’operazione avviata dal ministro Roberto Cingolani si inserisce nel percorso di decarbonizzazione entro il 2030, ma soprattutto è quanto mai attuale, vista la crisi energetica generata dalla guerra in Ucraina. Da qui il bando per la costruzione di impianti galleggianti offshore di aerogeneratori. Le manifestazioni di interesse sono state 64, che hanno dato il là all’avvio di un confronto con le associazioni ambientaliste, le categorie economiche e le amministrazioni.