FIRENZE – Le manifestazioni di piazza degli agricoltori hanno accelerato la risposta della Regione sul contenimento degli ungulati. Due le novità introdotte.
“La prima e più importante riguarda un primo stanziamento di 20 mila euro destinato all’acquisto di celle frigorifere e allestimento di centri di raccolta della selvaggina, senza di cui abbattere i cinghiali risulta complicato se non impossibile”, hanno affermato il presidente Eugenio Giani e l’assessore Stefania Saccardi. “Si tratta di un contributo destinato agli ambiti territoriali di caccia – hanno aggiunto – e di questi primi ventimila euro quindicimila saranno indirizzati agli Atc che hanno uno o più comuni in zone di restrizione 2 e 1, collegate al rischio di peste suina, e cinquemila agli Atc confinanti”. Allo stato attuale saranno pertanto indirizzati alle province di Massa Carrara e Lucca.
Una seconda novità riguarda la possibilità, per le imprese agricole, di poter usare propri dipendenti cacciatori per l’abbattimento dei cinghiali nei terreni di proprietà: su delega ed autorizzazione della polizia provinciale e in area interessate dalla peste suina e non vocate, come le aree agricole. Fino ad oggi la possibilità riguardava solo i proprietari e conduttori dei terreni.