No alla realizzazione della Terme di Cavo all’Isola d’Elba. A dirlo Legambiente che interviene dopo che «la giunta della Regione Toscana avrebbe indicato Cala Seregola – a metà strada tra Rio Marina e Cavo – come luogo dove realizzare le cosiddette Terme di Cavo, per sfruttare le risorse idrotermiche (più che idrotermali) trovate nella frazione del Comune di Rio Marina». Legambiente Arcipelago Toscano, che anche in passato si è sempre opposta alla realizzazione di una grossa struttura alberghiera sulla costa di Cala Seregola, si legge in una nota, «ritiene questa scelta sbagliata sia dal punto di vista paesaggistico e ambientale che da quello socio-economico».
«Meraviglia la scelta di privatizzare» «Meraviglia che la giunta regionale della Toscana – il cui presidente si professa di sinistra – scelga la privatizzazione di un bene comune rispetto al suo utilizzo da parte della comunità cavese, a partire dall’uso della risorsa geotermica per il teleriscaldamento e per un progetto di rilancio turistico diffuso e condiviso del Cavo», si afferma nella nota di Legambiente. «Sarebbe bene sapere cosa pensi il presidente del Parco Sammuri di questa sconcertante proposta che niente ha a che vedere con il Piano del Parco e con lo sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente e del territorio», si aggiunge. Così come Legambiente giudica «sconcertante il silenzio della soprintendenza».