Nell’impostazione del premier Matteo Renzi «c’è un’idea punitiva dei rapporti di lavoro». Così il segretario della Cgil Susanno Camusso è intervenuta al convegno “Il sindacato dalla crisi al progetto per il futuro”, svoltosi al Convitto della Calza a Firenze. «Qualche tempo fa proprio in questa sala interveniva l’allora sindaco di Firenze dicendo che il lavoro era un dovere, la sala rimase perplessa.- ha aggiunto il segretario della Cgil -. Il sindaco ha continuato a pensarci e a immaginare che la risposta allo straordinario tema che la costituzione pone è progressivamente cancellare la parola diritto dal lessico e introdurre l’idea di dovere, che c’è ma se c’è solo il dovere c’è un’idea punitiva dei rapporti. L’idea che se non hai lavoro è colpa tua e non dell’economia che hai intorno. Questo è il cambiamento culturale molto profondo che c’è stato».
Susanna Camusso su scuola e lavoro La leader della Cgil ha anche attaccato l’idea di riforma scolastica a cui sta lavorando il governo Renzi. «C’è molta propaganda del fare e poca idea di che prospettiva offrire, non c’è una visione organica», con Camusso che ha speso poi nuovamente parole negative sull’idea avanzata dal ministro Poletti di ridurre le vacanze scolastiche per i più giovani durante il periodo estivo. «E’ una idea che ciclicamente ritorna, se si vuole riorganizzare l’anno scolastico, bisogna sapere che questo non risolve i problemi delle famiglie, perché servono infrastrutture sociali: preoccupa il fatto che la premessa non è di innalzare il tasso di istruzione che sta scendendo. Da parte del Governo si sono fatte molte promesse ai lavoratori precari, che poi non si capisce se saranno in grado di attuarle per il prossimo ordinamento – ha sottolineato Susanna Camusso -. Hanno costruito anche qui delle divisioni tra precari di serie A e precari di serie B, fra chi viene da un certo tipo di concorso e chi viene dalle abilitazioni. Noto un ampio protagonismo del Garante che però non sempre ci azzecca», ha invece detto il segretario della Cgil rispondendo ai giornalisti che le chiedevano la posizione della Cgil sullo sciopero dei lavoratori dei servizi aggiuntivi dei musei del Polo fiorentino, in primo luogo gli Uffizi, dichiarato illegittimo dal Garante.
Camusso e lo sciopero di Pasqua «Studieremo il tipo di intervento da fare – ha aggiunto il segretario della Cgil -. Sappiamo che c’è una netta distinzione: se si parla di sicurezza del patrimonio noi non abbiamo dubbi, mentre se si parla di biglietti o di incassi delle librerie credo che sia difficile sostenere che si tratti di servizi pubblici essenziali. Vedremo le motivazioni, ma se ci sono le condizioni faremo ricorso». Sull’annuncio fatto dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini che sulla questione lunedì prossimo vedrà i sindacati, Susanna Camusso ha concluso: «Mi auguro che si smetta di fare tanti annunci quando si parla dei diritti dei lavoratori, io credo che il governo abbia il dovere di introdurre la clausola sociale negli appalti pubblici».