ROMA – Gli ex dirigenti di Mps, Fabrizio Viola e Alessandro Profumo, sono stati assolti dalla Corte di Cassazione. I due erano imputati nell’ambito del filone sui derivati.

Le accuse di aggiotaggio e false comunicazioni sociali erano relative alla prima semestrale del 2015 della banca senese.

In primo grado erano stati condannati a 6 anni, poi in Appello la sentenza era stata ribaltata. Con la loro assoluzione, che segue quella di Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, si chiude la stagione processuale riguardo alla vicissitudini di Montepaschi (anche se alcuni filoni restano aperti), senza che nessuno abbia pagato penalmente il crac finanziario.

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