banca-etruria-commissariataNel maxiemendamento per la legge di stabilità del 2016 verrà inserito un primo stanziamento di 200.000 euro per l’assistenza legale dei possessori di obbligazioni di Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara e Carichieti residenti in Toscana. Lo ha annunciato il presidente della Regione Enrico Rossi, che insieme all’assessore al bilancio Vittorio Bugli, ha presentato il provvedimento in commissione Bilancio del Consiglio regionale della Toscana. L’accesso al fondo sarà regolato con specifica delibera di Giunta in cui, tra gli altri criteri, verrà indicata la soglia di reddito per l’accesso ai contributi.

Bugli: «Un gesto di attenzione verso le famiglie da parte della Regione»«Abbiamo deciso di introdurre nel maxiemendamento alla Finanziaria anche la costituzione di un fondo di 200 mila euro il cui utilizzo sarà disciplinato da una delibera di Giunta – ha sottolineato l’assessore Bugli –  che è destinato a coloro che in questo momento stanno avendo i problemi ben noti sulle banche, che sono residenti in Toscana, e che hanno un reddito Isee inferiore a 200 mila euro. Attraverso questo intervento tali persone potranno avere un sostegno per le spese legali che dovranno sopportare. E’ un gesto di attenzione della  Regione rivolge rispetto alle famiglie interessate».

Mazzeo: «Dalla Toscana un atto concreto» «A fronte di tanti che sperano di lucrare politicamente dalla vicenda di Banca Etruria – ha spiegato il vicesegretario del Pd della Toscana, Antonio Mazzeo –, oggi abbiamo approvato in Toscana un atto concreto che va ad aggiungersi a quanto fatto dal Pd e dal governo nazionale con l’emendamento alla legge di stabilità per la creazione di un fondo da 100 milioni. Il Pd della Toscana ha infatti chiesto e ottenuto di stanziare dei fondi a sostegno dei piccoli risparmiatori toscani di Banca Etruria e delle altre tre banche coinvolte. E così in Commissione regionale Bilancio è stato dato il via libera a 200.000 euro da destinare all’assistenza legale di chi ha perso i propri soldi. Vogliamo infatti che la magistratura individui le responsabilità e con l’atto di oggi possiamo dotare i risparmiatori degli strumenti anche economici per far valere i loro diritti nel chiedere che chi ha sbagliato paghi. Noi siamo dalla loro parte –ha concluso Antonio Mazzeo – Di fronte allo sciacallaggio di tanti vogliamo ricordare di nuovo come il decreto salvabanche abbia consentito di salvaguardare migliaia di posti di lavoro e un milione di clienti. Allo stesso tempo pero’ capiamo il dramma di quei risparmiatori che hanno visto svanire il loro patrimonio investito in buona fede in obbligazioni subordinate e per questo stiamo predisponendo a tutti i livelli cio’che e’possibile a partire dal fondo regionale per l’assistenza legale».