VOLTERRA – Nuovamente in catene di fronte al quartier generale della Regione a Firenze. Una nuova protesta per rimarcare il diritto sacrosanto alle cure anche nelle zone più periferiche.
Una manifestazione che, per la terza volta, vedrà protagonista Sos Volterra, associazione di Volterra (Pisa) che stavolta andrà a ‘muovere battaglia’ in Regione insieme a rappresentanti della Proloco Saline (associazione anch’essa di Volterra) e a un gruppo di cittadini di Massa Marittima (Grosseto). La singolare protesta in catene stavolta andrà in scena il prossimo 12 maggio dalle 9 alle 18 al cospetto delle stanze dei bottoni fiorentine di via Cavour.
A Volterra la protesta è esplosa da oltre un mese: ad accendere la miccia, la soppressione della guardia cardiologica h24 in ospedale, sostituita dalla guardia anestesiologica e internistica anche in virtù della cronica carenza in organico di cardiologi. Insomma, di notte all’ospedale di Volterra non c’è più il cardiologo di turno. “Non molliamo anzi, rilanciamo – sottolinea la combattiva associazione Sos – Insieme alla Pro loco Saline, Volterra Infanzia e agli amici di Massa Marittima, saremo di nuovo a Firenze. Ci incateneremo di nuovo, e lo faremo mercoledì 12 maggio dalle 9 alle 18. Come detto, saranno con noi anche gli amici di Massa Marittima il cui ospedale è stato da poco depotenziato con la chiusura del reparto di pneumologia e protesteremo anche per Piombino, al cui ospedale è stato tolto il punto nascita”. Ma c’è di più, perché secondo l’analisi dell’associazione Sos Volterra il cardiologo andrà a coprire un’altra area afferente alla Asl Nord Ovest.
Incatenati in difesa dell’ospedale di Volterra, «Riattivare subito i posti letto»
“Un lungo comunicato della Asl Nord Ovest del 6 maggio scorso conferma ufficialmente ciò che avevamo anticipato il 14 aprile. A Castelnuovo Garfagnana, a differenza di quanto appena realizzato a Volterra, la guardia cardiologica h24 è stata mantenuta – è l’amarezza dell’associazione – Si parla, citando un comunicato dell’azienda sanitaria, di una “convenzione in fase di elaborazione con il Cnr Fondazione Monasterio, che anche grazie all’intervento dell’assessorato regionale alla salute, ha dato la sua disponibilità a supportare la Asl Toscana Nord Ovest”. Sos adesso pretende lumi: “Chiederemo ufficialmente il motivo per cui la Fondazione Monasterio non sia stata interpellata per l’ospedale Volterra, oppure se la stessa si sia proposta ma l’offerta non sia stata presa in considerazione. Perché nella nostra struttura ospedaliera non è stata garantita la “necessaria continuità”, usando le parole della stessa Asl, come giustamente è stato possibile a Castelnuovo Garfagnana? Per questo saremo ancora una volta a Firenze il prossimo 12 maggio, nuovamente incatenati di fronte al consiglio regionale. La Regione – conclude Sos – Ci ha dato una ragione in più per tornare a bussare alle porte dei palazzi del potere”.