lucchini dueErano da poco passata l’una, nella notte tra giovedì e mercoledì, quando al ministero dello Sviluppo Economico è arrivata la tanto attesa firma. Ci sono voluti tre giorni e quasi quindici ora di confronto tra le parti, ma alla fine il gruppo algerino Cevital e le sigle sindacali (Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm, Uil e Ugl) hanno trovato un punto d’incontro sul verbale d’incontro che getta le basi per il futuro rientegro dei dipendenti Lucchini, scacciando così lo spettro di rimandare la vertenza a livello nazionale. Il punto di discordia sono stati gli scatti d’anzianita, capaci di far rimandare per tre giorni di seguito la discussione, fino all’accordo raggiunto in piena notte.

I dettagli da limare Certo è che ci sono ancora dei dettagli da limare, come spiegano dal Mise: «Permangono alcuni aspetti su cui ricercare una definitica composizione che le parti si sono esplicitate di raggiungere» in un incontro già fissato per mercoledì prossimo (3 giugno) in municipio a Piombino. Ma in ogni caso un’intesa generale è stata raggiunta, basata sia sugli scatti che su un parziale recupero delle maggiorazioni, elevate rispetto al contratto nazionale dal 19,5 per cento al 25. A questo punto, se tutto andrà come da programma, l’accordo verrà ufficializzato mercoledì, dopodiché prenderanno il via le assemblee in fabbrica con i lavoratori chiamati ad esprimersi attraverso un referendum.

L’annuncio di Simoncini su Fb Il primo a dare notizia dell’accordo è stato l’assessore regionale al Lavoro Gianfranco Simoncini, poco dopo l’una. «Una giornata importante di discussione al Mise che si conclude con l’intesa su un verbale che sarà trasformato in accordo mercoledì a Piombino- scrive sui social -. Grazie all’ impegno dei lavoratori, dei sindacati, della volontà di investire sul nostro territorio del gruppo Cevital e al sostegno del Comune, della Regione e del governo nazionale».

Esultano i sindacati Stesso entusiasmo mostrato dai sindacati all’uscita dal ministero. «Ci siamo – ha detto Mirko Lami della Fiom Cgil – Redatto verbale di incontro che sarà trasformato in accordo a Piombino. Cevital deve verificare un punto. Nei prossimi giorni saranno svolte le assemblee per sottoporre ai lavoratori che si esprimeranno con un referendum. Credo che nonostante le difficoltà di un percorso complesso, si sia trovato quegli equilibri che portano alla tutela dei lavoratori e del lavoro. Piombino può iniziare a ripartire». Fa eco Ermenegildo Rossi dell’Ugl: «Abbiamo firmato con Cevital nella notte un verbale di incontro sofferto, ma il testo getta le basi per raggiungere il nostro obiettivo prioritario: ridare un futuro alle acciaierie di Piombino e a tutti i suoi lavoratori». Guglielmo Gambardella della Uilm invece guarda già avanti: «È necessario provare a raggiungere un’intesa definitiva per consentire la partenza del piano di investimenti per il polo siderurgico, realizzare i due forni elettrici quanto prima e avviare le attività agroalimentari e logistica per la ricollocazione di tutti i 2200 lavoratori».