«L’Unione Europea è stata impreparata per affrontare i flussi dei migranti». Lo ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera e di difesa della Ue, Federica Mogherini intervenendo in streaming da Bruxelles all’assemblea parlamentare della Nato in corso di svolgimento a Firenze. «Non è un problema italiano, greco o spagnolo ma è un problema europeo. – ha aggiunto Federica Mogherini parlando ancora della questione migrazione – La gente non si ferma a Lampedusa o Lesbo ma vuole entrare in Europa. Ci sono stati più di 800 morti ad aprile, c’è voluta l’ondata di rifugiati balcanica per rendersi conto che è un problema europeo comune, e va affrontato con strumenti comuni . E’una questione europea e non regionale».
Una risposta congiunta «La commissione europea da aprile ad oggi ha messo sul tappeto una serie di operazioni per dare in campo europeo una risposta congiunta – ha sottolineato ancora Federica Mogherini -. Possiamo creare le pre condizioni europee politiche per superare il regolamento di Dublino che non è più in vigore visto i fatti recentemente accaduti. E’ necessario prendere una decisione politica europea per la gestione dei rifugiati. Sta arrivando l’inverno e quindi il freddo e dobbiamo garantire la protezione di chi scappa dai territori del Daesh, proteggendo la vita delle persone. L’Europa non si può permettere morti per la lentezza nel trovare risposte su questo argomento».
Fattore Siria L’ex Ministro degli Esteri ha parlato anche della situazione critica in Siria. «Sulla Siria abbiamo iniziato finalmente un processo che raccoglie tutti gli attori principali a livello regionale ed internazionale e mette intorno ad un tavolo perché si prepari un processo politico. Mi chiedo: perché solo adesso abbiamo avviato questo processo. Forse é l’entità della crisi umanitaria, che prima ancora di arrivare in Europa colpisce Giordania e Libano? Forse è una crisi dei rifugiati – ha aggiunto Federica Mogherini – Ma c’è un altro elemento che ha cambiato il quadro ed è l’Iran. Cedo che, nonostante si tratti ancora soltanto di un tentativo, con l’Iran abbiamo aperto la strada per pensare di avere un contesto diverso della regione».
La battaglia contro l’Isis Infine il tema terrorismo ed Isis è stato il cuore dell’intervento dell’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari esteri. «Individuare esattamente chi è un avversario per tutti e chi non lo è. Individuare i bersagli è fondamentale per avere successo – ha concluso Federica Mogherini -. L’Ue non è coinvolta direttamente nella dimensione militare ma fa parte della coalizione globale contro Daesh».