Sottratti o esportati illegalmente dall’Italia, venduti e poi finalmente riportati a casa. E’ il destino di mote opere d’arte, veri e propri capolavori del patrimonio italiano che gli Usa hanno restituito ai legittimi proprietari.
Le opere restituite Questa mattina sono stati presentati alla stampa alcuni oggetti d'arte che Washington consegna allo Stato italiano. Si tratta di un vaso attico a figure rosse, proveniente da un sito archeologico dell'Etruria e risalente a circa il 480-460 a.C.; di una situla a figure rosse, proveniente dalla Puglia e databile al 365-350 a.C.; di un'erma in marmo di epoca romana (circa I sec. d.C.) raffigurante un Giano bifronte; di un dipinto del Cinquecento attribuito a Lelio Orsi, raffigurante Leda e il cigno, che non poteva essere esportato dall'Italia, e di tre spartiti su carta pergamenata del 1400 e del 1500 rubati dalla chiesa di San Paolo, a Pistoia, e dal monastero di Monte Oliveto, a Siena.
Asse Usa-Italia «L'Italia e gli Stati Uniti godono di un rapporto davvero speciale, ed in particolar modo nell'ambito delle attività di polizia» ha detto l’ambasciatore americano a Roma David Thorne, spiegando che la restituzione delle opere d'arte «è il risultato di una forte collaborazione tra gli agenti dell'Homeland Security Investigation (HSI) e i carabinieri del nucleo TPC». Il traffico illecito di beni culturali, ha poi aggiunto, «costituisce una delle più antiche forme di crimine organizzato internazionale che frutta oltre 8 miliardi di dollari all'anno, un business illegale preceduto soltanto dal traffico illecito di stupefacenti e di armi». Il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi ha espresso «particolare piacere e gioia per questa restituzione che è il risultato dei sensibili progressi compiuti sia dalla normativa nazionale sia da quella internazionale, come ad esempio il Memorandum of Understanding stipulato la prima volta tra Italia e Stati Uniti nel 2001 e rinnovato nel tempo, al quale devono aggiungersi i negoziati che il Mibac ha concluso in questi anni con eminenti istituzioni museali statunitensi». Le opere sono state ufficialmente restituite all'Italia il 26 aprile scorso nel corso di una cerimonia organizzata presso l'ambasciata italiana a Washington.