«Oggi più che mai i boschi e le foreste delle nostre regioni sono in pericolo, oggi più che mai è necessario lottare per difenderle in un’epoca di piena crisi climatica e della biodiversità». Così Wwf Siena e Grosseto in una nota congiunta in cui denunciano «un attacco concentrico» con «obiettivo privilegiato gli alberi e le foreste della nostra regione». Il Wwf Toscana «chiede con forza un cambio di passo nella gestione dei boschi del Demanio Regionale, chiede la tutela delle specie e degli habitat, come previsto dalle leggi vigenti, chiede che venga realizzata una classifica delle aziende operanti il taglio boschivo regionale e che in base a tale classifica vengano assegnate le concessioni di taglio alle società più virtuose e che non si siano macchiate di alcun illecito ambientale».
Tagli in Riserva Naturale Tra i casi segnalati «il taglio di circa 30 ettari realizzato nel comprensorio forestale del Belagaio, in piena Riserva Naturale del Farma e all’interno del Demanio Regionale. Questo territorio, oltre ad essere già di per sé vincolato (siamo in Riserva Naturale regionale) – si legge nella nota – , ricade in un sito della Rete Natura 2000 (ZSC Val di Farma– Zona Speciale di Conservazione), ovvero un territorio di importanza europea istituito per la protezione di habitat e specie di particolare valore». «A seguito della mobilitazione avvenuta dopo i tagli e ai comunicati stampa – spiegano le due associazioni ambientaliste – la Regione si difende dichiarando che tutto è a norma e che gli interventi (visibilmente distruttivi) hanno una funzione migliorativa per il bosco di sughere e di castagni da frutto. Il tutto fa parte infatti di un piano di gestione approvato con una valutazione ambientale risalente al 2009: non si è dunque tenuto conto dei cambiamenti ambientali che possono essere sopraggiunti in 10 anni nel territorio».
Taglio del bosco a Le Fate «All’interno della stessa Riserva ma nel versante della provincia di Siena, – prosegue la nota – ovvero nel comune di Monticiano, avviene un ulteriore scempio con taglio di bosco lungo uno dei tratti più affascinanti del Torrente Farma, in località chiamata Le Fate. Anche in questo caso sono azioni di taglio discutibili, che sono realizzate in un territorio di grande interesse in un ambiente particolarmente delicato. Si tratta di boschi tutelati dalla legge e la cui protezione dovrebbe essere affidata proprio al sistema delle aree protette».
In Maremma «attacco all’ambiente» «Un ulteriore e gravissimo attacco all’ambiente – sottolinea la nota – avviene poi in Maremma, dove addirittura per combattere gli incendi si vorrebbe distruggere e compromettere l’intero habitat delle pinete litoranee, che interessano i centri abitati di Marina di Grosseto e Principina a Mare e che sono storicamente un ambiente di grande importanza per la nidificazione di numerose specie animali e la presenza di specie vegetali di alto valore naturalistico, oltre che essere ambite ombreggiature per abitanti e turisti. Si tratta di scelte piovute dall’alto che svelano le vere scellerate intenzione di un’amministrazione regionale che si imbelletta di parole come sostenibilità, tutela ambientale, tutela del paesaggio, ma che in realtà va in direzione contraria e ostinatamente si pone in modo maldestro e superficiale contro l’ambiente, senza valutare alternative possibili, come un più attento presidio del territorio contro i piromani, ma anche metodi di gestione meno invasivi – concludono Wwf Siena e Grosseto – e tendenti ad una parziale rinaturalizzazione per diminuire la sensibilità agli incendi».