papa francescoSaranno circa 52 mila i fedeli che il prossimo 10 novembre parteciperanno alla Messa che sarà celebrata a Firenze da Papa Francesco con il Santo Padre che interverrà al quinto Convegno Ecclesiale Nazionale che si terrà nel capoluogo di regione dall’8 all’11 novembre prossimi. Conferenza stampa questa mattina nella sede dell’Arcivescovado di Firenze ad opera del cardinale della città, Monsignor Giuseppe Betori, che ha illustrato  tutti i particolari della celebrazione eucaristica.

L’altare liturgico realizzato dai detenuti del carcere di Sollicciano «Addossata alla curva Fiesole verrà eretto un palco che fungerà da presbiterio: un piano largo 34 metri e mezzo e profondo 16 metri e mezzo-ha spiegato monsignor Betori – Il palco sarà coperto da una struttura pro light poggiata su dieci supporti metallici di un’altezza di 13 metri. Il progetto è stato realizzato da Italstage. L’altare sarà al centro, l’ambone sarà sulla sinistra rispetto agli spettatori della funzione religiosa, ed in fondo al palco ci sarà la protezione del fondale. Dietro la sede ci sarà un crocifisso, mentre sul lato destro sempre della sede ci sarà un’immagine mariana. I concelebranti vescovi, 150 circa, saranno sia a destra che alla sinistra del Santo Padre. Il disegno del presbiterio è stato ad opera dell’architetto Riccardo Damiani. L’altare liturgico sarà largo 3 metri ed è in legno, realizzato dai detenuti del carcere di Sollicciano. Il disegno è ispirato al Vangelo di San Giovanni, con una rievocazione della chiesa di Giovanni Michelucci dell’uscita autostradale di Firenze Nord. Ci saranno delle colonnine che formeranno quasi un’inferriata, al cui interno è inserita una croce disegnata da Paolo Penko, derivata dalla croce effigiata da Andrea del Sarto. L’ambone sarà realizzato anch’esso da Riccardo Damiani. Porteremo sul presbiterio la sede episcopale di Santa Maria del Fiore: un’opera linea del ‘400 che la tradizione vuole essere stata la sede di Sant’Antonino Pierozzi. Una concessione straordinaria dell’Opera del Duomo. Sul presbiterio verranno collocate altre due opere d’arte: un grande crocifisso trecentesco dell’Orcagna di proprietà del notaio Hersog che lo concede per l’occasione all’Arcivescovado e un’immagine dell’Annunciazione di Maria di Antonio Berti, una terracotta che venne fatta nel 1946, con la Madonna che appare a San a Sieve e dove riceve il messaggio dell’arcangelo».

L’omaggio a San Leone Magno Il 10 novembre è San Leone Magno e quindi la cerimonia verrà dedicata a questa figura. Le orazioni e le letture saranno prese dalla memoria di San Leone Magno. La messa sarà celebrata con suppellettili storici: il calice in argento è un capolavoro di un argentario romano, che alla base ha le spighe ed il nodo che regge la coppa è un grappolo d’uva. Sempre il calice sarà accompagnato da una patena realizzata da Paolo Penco in argento dorato. Saranno 600 le pissidi di ceramica, dorate al loro interno, che serviranno per distribuire le ostie, decorate con una fascia incisa con piccole croci ed è un’imitazione di una decorazione del Battistero di Firenze. Inoltre sull’altare ci sarà una piccola croce in rame della seconda metà del ‘300. L’evangelario è quello solenne della Chiesa fiorentina prodotto due anni quello con la coperta approntata da Gabriele Baselli con cinque inserti di Paolo Penco. Il turibulo che il Santo Padre userà è un argento accompagnato da una navicella in argento. Oggetti che appartengono ad una collezione della famiglia Barocchi, che verrà donata per l’occasione all’arcidiocesi.

Gli abiti del Papa Le vesti che indosserà il Santo Padre vedranno Papa Francesco vestire un camice sul modello di quello indossato da Paolo VI nel 1966 nella notte di Natale pochi giorni dopo l’alluvione di quell’anno mentre invece la casula gli verrà donata dall’antico setificio fiorentino di Stefano Ricci in damasco doria, con inserti di seta e ricami sempre in seta, con gigli ricamati e le croci della stola sono derivati dai mosaici del Battistero. Sarà il coro del Maggio Musicale fiorentino, diretto dal maestro Lorenzo Fratini, ad eseguire gli inni del convegno ecclesiale e i canti della funzione eucaristica, insieme  ad cori della cattedrale e delle parrocchie fiorentine che saranno dirette dal maestro Michele Manganelli con, all’organo, il maestro Daniele Dori. Sarà presente anche un traduttore del linguaggio dei segni per far comprendere tutta la cerimonia ai non udenti presenti alla Messa. La Cei ha stanziato per la giornata del Papa a Firenze e per gli eventi collaterali alla visita toscana del prossimo 10 novembre una cifra di circa 10 milioni di euro.