Avanzo di amministrazione pari a 2 milioni di euro nel 2012 e patto di stabilità rispettato anche per il 2012. Sono questi i dati e gli aspetti salienti del bilancio consuntivo approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale di Asciano con i voti favorevoli del gruppo di maggioranza e i voti contrari dell’opposizione.

Frutto di politiche rigorose «Un consuntivo che sottolinea l’opera attenta e oculata della nostra amministrazione – ha sottolineato Giacomo Dolfi, assessore al bilancio del Comune di Asciano – nel coadiuvare al meglio voci di spesa e di entrata in un sottile e delicato equilibrio tra tagli e volontà di continuare a garantire i servizi. Abbiamo chiuso il 2012, grazie allo sforzo di famiglie ed imprese  e con il proseguimento del percorso di recupero dell'evasione e del contenimento dei costi fissi della macchina comunale, con un bilancio ancora molto solido e pronto, quando lo Stato ci consentirà di utilizzare le nostre risorse, di accompagnare e supportare la ripresa economica del nostro territorio». 

Fiducia nel futuro «I tagli dei trasferimenti statali e l'incertezza dei provvedimenti governativi ci impone oggi più che mai delle politiche di rigore sui conti economici ma che siano comunque attente alle fasce più deboli della popolazione e delle imprese alle prese con una crisi che continua a “mordere”. Da parte nostra anche le tempistiche dei pagamenti sono state rispettate in linea con la normativa vigente in materia. L’avanzo consistente ci permette comunque di guardare al futuro con una rinnovata fiducia – ha spiegato Dolfi – nella volontà che la macchina amministrativa possa e debba dare risposte concrete ai nostri concittadini in termini di infrastrutture, assistenza e servizi; motori reali di una ripresa economica e sociale necessaria. Ci aspettiamo che anche lo Stato centrale faccia la propria parte – ha concluso l’assessore al bilancio – consentendo a noi amministratori locali di perpetuare politiche sempre attente e rigorose, ma anche sempre più vicine e attente alle esigenze di sviluppo della comunità».