artigianato21.jpgE’ sempre più lunga la crisi dell’artigianato in Toscana, un settore che «da otto anni consecutivi vede ridursi il proprio tessuto imprenditoriale a seguito». Crisi che, per il comparto, «ha connotati strutturali». L’allarme lo lancia Andrea Sereni, il presidente di Unioncamere Toscana.

Calano le imprese giovanili e quelle individuali Le imprese artigiane (106.739, il 25,7% delle imprese registrate in regione) sono infatti diminuite dell’1,1%, perdendo oltre 1.200 unita’ rispetto al 2015. Un flessione «riconducibile in larga parte alle difficolta’ dell’edilizia artigiana», è sottolineato nel report sull’ultimo quadrimestre 2016 diffuso dall’ufficio studi di Unioncamere Toscana. Va meglio, invece, per le imprese femminili. Alla fine del 2016, in Toscana sono 95.466, il 23% del sistema imprenditoriale regionale. Rispetto al 2015, si registra un incremento dello 0,8%, pari a 792 nuove unità. Ad aumentare sono le società di capitali (+4,4%, +775) e le ditte individuali (+0,4%, +214). Le imprese maschili sono invece cresciute ad un ritmo piu’ contenuto (+0,4%). Le imprese giovanili- oltre 37.000, pari al 9,1% del tessuto imprenditoriale regionale- risultano invece in contrazione (-4,3%), mentre quelle guidate da imprenditori over 35 crescono del +1,0%. A diminuire sono le ditte individuali (-1.500) e le societa’ di persone (-240), aumentano invece le societa’ di capitali guidate da under 35 (+1,0%, +56). Le imprese straniere (53.578), che rappresentano il 12,9% del sistema impresa, sono aumentate del 3,5% (+1.851). L’incremento e’ riconducibile soprattutto alle ditte individuali (+1.150, +2,7%), anche se le societa’ di capitali restano le piu’ dinamiche in termini percentuali (+10,9% per un saldo positivo di 560 imprese). “Crescita zero”, invece, per le imprese condotte da italiani.