Tre quadri del XVII secolo rubati a Roma nel 2011, del valore stimato di quarantamila euro, sono stati sequestrati a Prato dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Firenze, che hanno denunciato due persone per ricettazione: si tratta dei possessori delle opere, un commerciante di 58 anni di Prato e una pensionata di 67 anni di Viareggio (Lucca).
Le opere d’arte rubate I militari sono risaliti alle opere rubate grazie ai controlli sui cataloghi delle case d’asta della Toscana. Due comparivano su quello della Casa d’Aste Farsetti di Prato, ignara della loro provenienza illegale ed estranea a illeciti. Nel mandato a vendere con cui le opere d’arte vengono affidate alle case d’asta, i proprietari attestano la loro provenienza lecita, assumendosene la responsabilità. Le case d’asta, poi, pubblicando le opere sui cataloghi, permettono ai militari di confrontarle con quelle della ‘Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti’. I due quadri recuperati alla casa d’asta pratese sono un dipinto olio su tavola attribuito a Ryckaeart il Giovane raffigurante ‘Interno con vecchia e civetta’ e un dipinto ad olio su tela di scuola fiamminga, inizi XVII secolo di autore ignoto, raffigurante ‘Romolo e Remo allattati dalla lupa’. I due quadri risultavano rubati alla Fondazione Italiana Charlemagne, onlus a finalità umanitarie insieme a una terza opera, anch’essa recuperata dai militari nell’ambito della stessa indagine: si tratta di un dipinto di autore ignoto, olio su tavola del XVII secolo di scuola fiamminga raffigurante ‘La liberazione di Andromeda’.