Garantite 107 sezioni, denominate “Pegaso”, per la scuola d’infanzia, spese coperte per pagare 215 insegnanti e circa 3mila bambini che troveranno un banco scolastico da cui, altrimenti, sarebbero stati esclusi. La Regione Toscana ha deciso di intervenire direttamente, con propri fondi, per far fronte all’emergenza che riguarda la scuola d’infanzia statale che non sarebbe stata in grado di accogliere tutte le richieste di iscrizione. Il finanziamento regionale è di 6.5 milioni di euro a cui si deve aggiungere il contributo di 4 milioni, in corso di approvazione, per assegnare, tramite i Comuni, alle famiglie che ne hanno diritto i “buoni servizio” per l’iscrizione dei figli all’asilo nido: in totale, quindi, l’intervento della Regione sale a 10 milioni di euro.
Il commento «Le sezioni Pegaso e i buoni servizio per gli asili nido – afferma la vicepresidente della Regione con delega all’istruzione Stella Targetti – sono due modi di tradurre nella realtà l’impegno che abbiamo voluto prenderci come Regione Toscana: mettere al centro l’infanzia, perché significa investire sul futuro. Un impegno che sentiamo ancora più forte in questo tempo di crisi e di tagli. Purtroppo – continua Stella Targetti -, da qualche anno a questa parte il diritto allo studio non è più materia di tutti. La Regione Toscana invece continua a considerarlo tale e anche per l’anno 2012/2013 siamo riusciti a soddisfare quasi tutte le richieste».
L’intervento Il decreto che assegna le risorse alle scuole che avranno le risorse per aprire sezioni Pegaso è già stato pubblicato. L’impegno di spesa previsto è di 5 milioni e 736 mila euro (il resto – circa 800mila euro – servirà per le supplenze). Le sezioni attivate (in alcuni casi si tratta di riconferme, in altri di nuove sezioni supplementari rispetto allo scorso anno) sono in tutto 107,5 (mezza sezione significa che è stato assegnato un insegnante a completamento dell’orario), in tutto 215 insegnanti. L’elenco delle 107,5 sezioni (leggi) è stato ripartito per i territori provinciali: 8 in provincia di Arezzo; 13 Firenze; 2 Grosseto, 7,5 Livorno; 12,5 Lucca; 26,5 Pisa; 15 Prato; 14,5 Pistoia; 8,5 Siena. I comuni interessati sono 78: 6 Comuni in provincia di Arezzo, 12 Firenze, 2 Grosseto, 6 Livorno, 9 Lucca, 18 Pisa, 7 Prato, 8 Pistoia, 10 Siena.