Turbativa d’asta, abuso d’ufficio, peculato, falso in atto pubblico e falso ideologico. Per questo ieri pomeriggio è scattato l’arresto per il presidente dell’Atc 19 della provincia di Siena, Alfio Sanchini, a seguito delle indagini condotte sulla gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia di Chianciano Terme (Siena). L’arresto disposto dalla Polizia di Statoè stato richiesto dal Sostituto procuratore di Siena Aldo Natalini. Risultano indagate anche altre quattro persone.
Gestione familistica dell’Atc 19 Una gestione familistica e personalistica dell’ente di diritto pubblico Atc 19 sarebbe a monte dell’esecuzione della custodia cautelare agli arresti domiciliari per Sanchini. L’arresto sarebbe stato eseguito per la concreta possibilità di reiterare il reato e per l’inquinamento probatorio che, a più riprese, secondo l’accusa Sanchini avrebbe messo in atto dopo le perquisizioni di fine gennaio. Non solo, il presidente dell’Atc 19 dopo quella data avrebbe anche dato il via al pagamento dei legali difensori con una somma di circa 5 mila euro estratti dai conti dell’ente pubblico che presiede. La Provincia di Siena in questa fase dell’inchiesta risulta parte offesa
Reati commessi tra il 2009 e il 2013, tra gli indagati anche il figlio Sanchini era già stato iscritto nel registro degli indagati nel gennaio scorso. In quell’occasione la sua abitazione e il suo ufficio all’Atc erano stati perquisiti. Al centro dell’inchiesta sei bandi di gara per l’affidamento di servizi e incarichi dell’Atc, ente di diritto pubblico, attuativo delle attività faunistico venatorie. I fatti riguarderebbero gare svolte tra il 2009 e il 2013 e un presunto reato di peculato risalente al 2007. Tra gli indagati anche Mirco Sanchini, figlio del presidente dell’Atc 19 che, secondo quanto si apprende, sarebbe stato iscritto nel registro in qualità di socio della società, con sede a Firenze, assegnataria dei servizi oggetto dei bandi di gara. Secondo l’accusa Alfio Sanchini avrebbe a più riprese, tra l’altro, simulato richieste di preventivo e, subito dopo, attestato rinunce alla partecipazione alle gare stesse per favorire l’affidamento degli incarichi e dei servizi a persone o società. “Gestione dell’amministrazione, contabilità e consulenza tributaria e legislativa”, “gestione della segreteria” e l’incarico “di verifica e stima dei danni alle colture agricole causati dalla fauna selvatica” nel 2009, “digitalizzazione delle attività gestionali” nel 2011, “assistenza amministrativa e di segreteria” nel 2012 e, l’ultimo in ordine temporale, nel 2013, un incarico integrativo “per l’affidamento dei servizi tecnici e di consulenza”. Sono questi i bandi di gara e gli incarichi finiti sotto inchiesta. Oltre al presidente agli arresti domiciliari, le persone indagate, oltre il figlio Mirco, sono il socio Marco Zaccaroni della società Evo 2 Snc aggiudicataria di alcuni tra gli appalti sotto inchiesta, Emanuela Peccatori in qualità di segretaria dell’Atc e Gastone Giannotti, presidente della Coop Monte Cetona firmatario dell’offerta di partecipazione ad una gara su richiesta del presidente dell’Atc. I quattro risultano indagate a vario titolo senza che siano state raggiunte da misure di custodia cautelare. Nel corso delle indagini sono stati eseguiti oltre 20 interrogatori e tra questi anche a funzionari della Provincia di Siena e ai componenti del comitato di gestione dell’Atc 19. Secondo quanto si apprende da fonti vicine all’inchiesta le indagini potrebbero allargarsi ad altre persone e potrebbero andare ad analizzare altro materiale documentale ed altri bandi di gara per valutare anche se ci siano state forme di arricchimento personale.