FIRENZE – Regolari degli esiti ultimi controlli mensili effettuati da Arpat sugli scarichi riversati nel canale di Usciana dal depuratore gestito dal consorzio Aquarno spa di Santa Croce sull’Arno (Pisa).
Secondo quanto comunicato da Arpat le verifiche, tutte nella norma, sono state svolte su campionamenti eseguiti il 28 gennaio, il 23 febbraio e il 23 marzo 2021. Quello gestito dal consorzio è l’impianto recentemente finito al centro di un’indagine su presunti reati ambientali della Dda di Firenze: per l’accusa, tra il 2018 e il 2020 da Aquarno sarebbe state sversate nel canale Usciana acque non adeguatamente depurate. I controlli effettuati nel 2021, precisa Arpat, sono risultati tutti nella norma per quanto riguarda le sostanze pericolose, tra cui il cromo, e non pericolose previste dall’autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata dalla Regione Toscana il 29 dicembre del 2020.
“Il gestore del depuratore – precisa Arpat in una nota – deve operare nel rispetto delle condizioni dell’Aia che prevede un controllo routinario da parte di Arpat sullo scarico finale nel canale Usciana; il controllo viene eseguito mensilmente su un campione di tre ore a differenza del regime autorizzativo precedente al rilascio dell’Aia in cui venivano effettuati due campioni al mese sulle 24 ore poiché l’impianto era definito ‘depuratore di acque reflue urbane'”.
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