FIRENZE – Nella Piana di Lucca c’è un problema di polveri sottili. Anche nel 2022 quest’area si conferma quella più soggetta a questo tipo di inquinamento.
La centralina di Capannori ha registrato 41 giorni di sforamento del tetto di 50 nanogrammi al metro cubo, risultando l’unica stazione in Toscana a superare il limite consentito di 35 giorni di sforamento dei valori massimi. A rilevarlo il rapporto sulla qualità dell’aria di Arpat.
Per quanto riguarda il biossido di azoto, la situazione è analoga a quella del 2021, con il pieno rispetto del valore limite relativo alla media annuale di 40 mg/m3 per tutte le stazioni con eccezione di quella di Firenze-Gramsci, che, come già nello scorso anno, ha fatto registrare una media annuale superiore al limite, con valore di 45 mg/m3. In tutte le altre stazioni della rete regionale, spiega Arpat, la media è risultata “nettamente inferiore al limite normativo”.
Infine, il valore obiettivo per la protezione della salute umana definito come numero medio di giorni di superamento della media mobile di ozono è stato superato, nel 2022, presso tre stazioni appartenenti all’agglomerato di Firenze e alla zona delle pianure interne – aree di Prato, Pistoia e zona del Valdarno aretino e Val di Chiana.