In questa società ormai impazzita, esistono ancora gli eroi. Stiamo parlando di Arnaud Beltrame, il gendarme che si è offerto al posto dei sequestrati durante l’attacco terroristico avvenuto all’interno di un supermercato a Trèbes, in Francia. L’Isis, lentamente, avanza, con la sua pretesa di terrore. E l’Europa ancora non pare aver alcuna voglia di fare i conti con un’ideologia religiosa che ha radici ben più profonde e terribili di quello che possiamo immaginare.
Arnaud è morto nella notte in seguito alle gravi ferite riportate. Ha scelto volontariamente di sostituirsi ad una donna, ostaggio dei terroristi. Già, una donna: quella che la cultura Islamica non apprezza, e che invece il poliziotto francese ha salvato a costo della vita. La sua vicenda ci ricorda quella di San Massimiliano Kolbe, che si sostituì a un padre di famiglia che sarebbe dovuto esser fucilato dai nazisti. Quel che non si dice è che il gendarme eroe era un cristiano cattolico: desiderava a breve sposarsi in Chiesa, dopo aver ricevuto l’unione civile: pure il sacerdote avrebbe provato a conferirgli in extremis il sacramento nunziale, non facendo però in tempo. Riceverà comunque l’Estrema Unzione.
“Il tenente colonnello Arnaud Beltrame ci ha lasciato. È morto per la patria. La Francia non dimenticherà mai il suo eroismo, la sua bravura, il suo sacrificio. Con il cuore addolorato, invio la vicinanza di tutto il Paese alla sua famiglia, i suoi parenti e i suoi colleghi della Gendarmeria dell’Aude”, scrive su Twitter il ministro dell’Interno francese, Gérard Collomb.
La politica francese, maestra di disastri per l’Europa, avrebbe dovuto dire che è morto un cristiano per far trionfare la vita sulla morte, la cultura della vita su quella della morte. In questi giorni di Pasqua, il messaggio è ancora più forte. In Arnaud Beltrame noi vediamo i requisiti della santità, che dona la vita ai deboli, agli innocenti. Non si sarebbe offesa la Republique a dire che Beltrame è un martire cristiano, che offre la vita come Gesù. Forse proprio di queste figure ha bisogno la Francia, origine di cattiva laicità, più che di nostalgie della Rivoluzione, o di politicamente corretto. Forse dai cittadini semplici ci sarà ancora molto da imparare, perchè il sangue dei martiri è fecondo, e perchè le radici cristiane di Francia ancora non sono del tutto morte.