L’elezione la scorsa estate di Giuseppe Fanfani al Csm ne ha provocato la decadenza da sindaco di Arezzo e di conseguenza le elezioni del prossimo mese di maggio porteranno ad consiglio e sindaco nuovi. Nel frattempo la città continua ad essere amministrata dal vicesindaco Gasperini che, incautamente, ha partecipato alle primarie del Pd dello scorso dicembre, giusto per far risaltare ancora di più la vittoria netta del renziano Matteo Bracciali. Ma pare che quello del giovane Bracciali non sarà un percorso facile. In tanti stanno scaldando i motori e il quadro che ne sta uscendo è alquanto variopinto.
I candidati Oltre a quella di Bracciali, di Massimo Ricci per il M5stelle e di Cristina Nardone con una lista civica, è appena arrivata la candidatura forte di Alessandro Ghinelli. Ingegnere, già assessore ai lavori pubblici dell’amministrazione guidata da Lucherini, Ghinelli si presenterà con una lista civica che è stata definita grazie al lavoro e alla partecipazione nell’associazione ORA (Officine per il rilancio di Arezzo). Ghinelli, che dovrebbe raccogliere i voti del centrodestra (ma Forza Italia ancora tace), si è presentato in maniera esplicita. «Mi pongo come alternativa al centro sinistra. Siamo un gruppo, comunque, strettamente civico. Se ci saranno partiti che ci vorranno appoggiare dovranno condividere i nostri progetti». E ha esordito con un convegno molto affollato, “GhinelliOra – La mia idea di città”. Un’idea espressa in tre punti principali: sicurezza, turismo e infrastrutture. «La nostra città ha grandi tesori che non sono valorizzati. Deve essere aumentata la presenza turistica e quindi deve esserci un programma, ed essere reso pubblico» ha detto. «Quello delle infrastrutture è un problema urgente. La città ne è priva, ad esempio il mancato completamento della E78 ha creato grossi disagi. Non solo. Ad Arezzo non esistono un piano della sosta, come un piano della mobilità. Non c’è programmazione».
La partita a due Gli stessi temi che hanno avuto un curioso rimbalzo 24 ore dopo nel convegno organizzato dal coordinamento Pli di Siena e Arezzo, “Arezzo tra sviluppo ed inerzia. Le infrastrutture come volano di crescita dell’economia del territorio. Prospettive e possibilità”. I liberali, inaspettatamente attivi, galvanizzati dalla presidente della sezione Siena-Arezzo nonché consigliera nazionale, l’imprenditrice orafa Giordana Giordini, hanno fatto le cose in grande e invitato il senatore leghista Jonny Crosio, l’onorevole del Pli Ivan Catalano, Giacomo Di Patrizi di Fercargo e Mara Bernardini di Waysas. Ospite atteso e molto applaudito Alessandro Ghinelli, ospite inatteso e molto applaudito Matteo Bracciali. La partita sarà chiaramente a due, lo sanno i candidati e la città che, questa volta, sembra volere uscire dalle riunioni riservate che le sono storicamente care e giocarsela tutta. Noi non mancheremo di presentare gli altri candidati sindaci e di spiegare i motivi di questa effervescenza che va controcorrente.