E’ stato appena inaugurato lo stadio di atletica di Arezzo, tra i primi cinque impianti italiani. Un gran dispiegamento di autorità, oltre al sindaco Fanfani e al presidente della Provincia Vasai e ai rispettivi assessori (lavori pubblici, sport, edilizia scolastica e patrimonio) anche qualche ex di lusso ora passato alla Camera (Marco Donati). Un’idea nata otto anni fa come ha ricordato il Delegato provinciale del Coni, Giorgio Cerbai «la Provincia – ha detto – pensava ad un nuovo campo scuola nella zona scolastica di via Mecenate, il Comune ad un impianto non distante da quello costruito nel 1956 in via Fiorentina. Io proposi una struttura diversa, in quella che adesso chiamiamo la Cittadella dello sport». Cerbai ha concluso descrivendo una scena cinematografica: «ne parlai con il Presidente della Provincia Ceccarelli e con l’allora Sindaco Lucherini, l’accordo si trovò al ristorante Il Principe di Giovi».
I numeri Otto corsie, doppie pedane per tutte le specialità di salto e lancio, illuminazione notturna con quattro torri, tribuna da 1.220 posti dei quali 880 coperti, area riscaldamento pre-gara, dodici spogliatoi, sala stampa, magazzini e svariati uffici polivalenti: l’abbiamo visitato, è proprio così. Per di più sembra ben fatto ed è immerso in una zona verde incantevole, a ridosso delle colline di San Cornelio e Santa Maria. Ovvero, nella cosiddetta Cittadella dello sport che comprende lo stadio comunale, i campi dilettantistici ed amatoriale di calcio, campi di rugby, per il baseball, per il softball, per il tennis, la piscina comunale e il bocciodromo.
Il ritardo Innanzitutto quello della consegna, dovuto alle vicissitudini legate alle aziende vincitrici dell’appalto e a quelle subentrate: cinque anni per completare la struttura. «Ma se questo è dovuto – come ha sottolineato l’assessore provinciale ai lavori pubblici Francesco Ruscelli – alla normativa sugli appalti che deve essere assolutamente rivista», quello che renderà impossibile le gare ancora per vari mesi è legato alla mancata consegna delle attrezzature sportive necessarie. Nessuno le aveva previste nella spesa complessiva di 6.110.000 euro e ora occorrono circa 100.000 euro per il loro acquisto. La consigliera regionale aretina Lucia De Robertis ha annunciato che la Regione ha deliberato un finanziamento di 70.000 euro che sarà disponibile agli inizi di agosto. Dopo, si potranno avviare le procedure di appalto per gli acquisti. E solo dopo avere l’occorrente, si potrà richiedere alla Fidal l’omologazione per le gare. La buona notizia è che il fondo della pista è perfetto per le gare internazionali ed è lo stesso utilizzata a Londra nelle ultime Olimpiadi.
di Giulia Ambrosio