La Giostra del Saracino torna puntuale, risvegliando tradizioni, valori ed entusiasmo alle stelle. Quest’anno la Lancia d’oro della giostra di San Donato del 21 giugno, 127a edizione, è dedicata alla Liberazione di Arezzo. «Nel settantesimo anniversario della Liberazione cittadina questa lancia è un doveroso omaggio alla restituzione della libertà e della dignità dopo anni di sofferenza» ha detto il Sindaco Fanfani presentando la manifestazione.
Impugnatura d’oro Il bozzetto vincitore del concorso per l’impugnatura della lancia d’oro è di Luca Squarcialupi, classe 1982, che così ha spiegato il suo lavoro «mi sono ispirato alla gioia che ho nel vivere in un tempo di pace. Mi sento fortunato. A questo ho aggiunto i racconti di guerra della mia famiglia, miracolosamente salva dopo un bombardamento. Le due mani strette in un gesto di fratellanza simboleggiano Arezzo e i liberatori della città. La catena il regime spezzato». Come di consueto la Lancia d’oro è realizzata dall’intagliatore aretino Francesco Conti con la supervisione di Luca Berti, consulente storico del’ Istituzione Giostra del Saracino.In mattinata anche l’inaugurazione della mostra dei 34 bozzetti degli artisti in gara, esaminati dalla giuria per l’occasione.
L’estrazione delle carriere Nella serata di ieri, invece, c’è stata la tanto attesa cerimonia di estrazione delle carriere, il rito che stabilisce l’ordine di corsa dei cavalieri alla Giostra. Porta del Foro è il quartiere che aprirà il Saracino in notturna di sabato prossimo. La sorte ha voluto che ad estrarne il nome sia stato un nipote d’arte: Alessandro Chiericoni, nipote dell’araldo Gian Francesco Chiericoni, voce storica della Giostra del Saracino. Subito dopo Porta del Foro andranno in campo i gialloblu di Porta Santo Spirito. Terzi nelle carriere i campioni in carica di Porta Sant’Andrea, con chiusura della lizza a Porta Crucifera. Dopo l’estrazione delle carriere la cerimonia è proseguita con il trasposto della Lancia d’oro in Cattedrale, dove sarà custodita fino al giorno della Giostra.