«Mi rivolgo ai prefetti e alle forze dell’ordine. Abbiamo bisogno di una presenza straordinaria e costante sui treni in modo da scoraggiare i malintenzionati di ogni tipo e provenienza sociale ed etnica. Non è possibile che i lavoratori delle ferrovie e i cittadini che prendono il treno non abbiano risposte adeguate da parte delle istituzioni. Chiedo che si faccia un vero e proprio piano regionale che coinvolga tutte le prefetture interessate. Per quanto mi riguarda combatterò questa battaglia con grande determinazione. Spero che dopo tante sollecitazioni non mi sia necessario salire sui treni, come ho fatto per denunciare la situazione dei pendolari, questa volta per rendere pubblico ciò che i cittadini già vedono ogni giorno». Con queste parole il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha parlato della questione della sicurezza e della legalità sui treni regionali. Rossi ha inviato una lettera al ministro Alfano e ha chiesto ai prefetti di attivarsi su quella che va considerata una vera e propria priorità.
Contro le aggressioni ai ferrovieri Convocazione dei comitati provinciali per la sicurezza, coordinamento regionale da parte del prefetto di Firenze, adozione di un vero e proprio piano per la sicurezza che preveda presidi delle forze dell’ordine sui treni, videosorveglianza, controlli e filtraggio alle stazioni e quanto altro sia necessario: questo quanto chiede il presidente. «La Regione – ha spiegato Enrico Rossi – non ha proprie forze dedicate all’ordine pubblico, ma ha già più volte posto la questione. Ha scelto di pagare il biglietto al personale delle forze dell’ordine che si reca al lavoro in treno, per garantire una maggiore presenza. È disposta a investire ulteriori risorse per integrare il personale di polizia con agenti privati. Ma ora tocca allo Stato fare la sua parte. Mi aspetto risposte concrete». Tutto questo, ha concluso Rossi, anche per combattere la piaga dell’abusivismo così come per assicurare che i biglietti siano pagati. «La Regione Toscana paga il servizio pubblico – ha concluso il governatore -. I biglietti non fatti sono un danno per le nostre casse e danneggiano la possibilità di mantenere i livelli del servizio pubblico».
Lo sciopero rimandato Rimandato intanto lo sciopero indetto dai sindacati proprio per protestare contro la mancanza di sicurezza sui treni, per venerdì e sabato scorso, a metà del prossimo mese di settembre, sono intervenuti sul tema anche i capigruppo del Pd in Consiglio regionale. «Il tema della sicurezza per i passeggeri e per i lavoratori delle ferrovie è un priorità; una questione che come gruppo consiliare del Partito democratico ci impegniamo ad affrontare concretamente nella commissione competente, così come in sede consiliare», hanno dichiarato Leonardo Marras, capogruppo Pd in consiglio regionale e Antonio Mazzeo, cosigliere regionale e vicesegretario del Pd Toscana sulla sicurezza nei treni. «Quanto accaduto in questi giorni sui nostri treni è intollerabile, incivile. Episodi che devono essere contrastati fermamente in nome della legalità e del rispetto delle regole. Per questo – hanno aggiunto i due esponenti del Pd – oltre ad esprimere la nostra solidarietà alle persone aggredite, sosteniamo l’azione del Presidente della Regione Toscana che, dopo aver più volte sollevato la questione presso Prefetture e Ferrovie, oggi ha scritto al ministro Alfano per chiedere al governo un impegno mirato su questo tema. Quella della sicurezza sui treni è una questione che è stata affrontata anche in campagna elettorale e che ad oggi, purtroppo, torna ad essere di grande attualità; un tema sul quale ci metteremo al lavoro fin da subito affinché si giunga a un piano di sicurezza efficace che garantisca legalità e sicurezza sui nostri convogli».