FIRENZE – Sul tavolo della Regione è arrivata la questione Venator. L’azienda di Scarlino (Grosseto), l’unica in Italia a produrre biossido di titanio, alcuni giorni fa ha sospeso l’attività.
Di fronte istituzioni, sindacati e azienda, nel tentativo di trovare una soluzione in attesa della scadenza relativa alle autorizzazioni per il deposito temporaneo e successive discariche per lo stoccaggio degli scarti delle lavorazioni, e a quella riguardante la procedura di insolvenza finalizzata alla ristrutturazione aziendale con lo strumento del ‘Chapter 11’: secondo le norme dell’ordinamento Usa in materia fallimentare.