SIENA – “L’ingegneria a servizio dell’uomo, come sempre del resto, ma in questa fase di svolte, l’ingegneria pensata come lo strumento che si prende cura della società attraverso tutte le tradizionali declinazioni e attraverso le nuove declinazioni: l’ingegneria biomedica, la robotica, l’ingegneria aerospaziale”.
Lo ha sottolineato Francesco Gaudini, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siena, aprendo il 68esimo Congresso nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia – in programma dal 2 al 4 ottobre 2024 nella Fortezza Medicea e nei luoghi più iconici della città del Palio, ed organizzato, oltre che dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dagli Ordini degli Ingegneri di Siena e Grosseto – dal titolo “Svolte – Ingegneria per governare il cambiamento”.
“Svolte – ha spiegato alla platea composta da oltre 1.300 delegati da tutta Italia e dalle autorità – perché siamo di fronte ad una società in continua evoluzione, fatta di cambi anche repentini, di direzione e di traiettorie, svolte sociali economiche e produttive. Cambiamenti che riguardano fenomeni su scala planetaria: dai cambiamenti climatici a quelli voluti dall’uomo con l’introduzione di nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale. L’ingegneria non solo non è immune a queste svolte ma è uno degli strumenti per governare questo cambiamento”.
Da ‘padrone di casa’ il presidente Gaudini ha ricordato come “Siena fin dal 1200 abbia rappresentato un esempio di ingegnosità applicata all’arte, alla bellezza e alla funzionalità” con un centro storico patrimonio dell’umanità Unesco. “Tesori nascosti anche dal punto di vista ingegneristico, come i bottini, un acquedotto medievale, ancora oggi funzionante”.
Una macchina organizzativa imponente per l’Ordine degli Ingegneri di Siena: “Se siamo arrivati qui – ha detto Gaudini – è anche grazie al lavoro sinergico fatto dal nostro Ordine, quello di Grosseto e da tutte le realtà presenti nella città, dall’Amministrazione comunale, al mondo delle Contrade, dai soggetti erogatori di servizi alle nostre eccellenze musicali, all’Università, dalla federazione Albergatori, e non ultimo, il fondamentale contributo del Consiglio Nazionale e della Fondazione del Consiglio Nazionale”.
“E’ una assoluta novità poi l’idea del Congresso diffuso, dislocato cioè in più luoghi iconici della città e con la creazione di eventi aperti anche ai non addetti ai lavori, in linea con la propensione degli ultimi anni di realizzare eventi sempre più aperti al mondo della cultura, della politica, della società civile” ha sottolineato nell’intervento di apertura il presidente dell’Ordine di Siena.
“Un congresso – ha concluso il presidente Gaudini – che ha stimolato il senso di appartenenza nella nostra comunità di ingegneri, una comunità che ha messo in campo risorse ed energie inaspettate in grado di coinvolgere l’intero territorio e le istituzioni tutte fino al raggiungimento dell’obiettivo”.
Fra i saluti istituzionali quello del sindaco di Siena, Nicoletta Fabio: “Sono certa che questo Congresso – ha detto – segnerà una importante svolta nel vostro impegno per una società più sostenibile, più inclusiva, più sicura e più efficiente”, e “vi ringrazio per la scelta di scelta di tenere il congresso a Siena, nei luoghi più iconici della città”. E della presidente della Provincia di Siena, Agnese Carletti: “Benvenuti nella nostra realtà, dove l’innovazione tecnologica è strategica; i temi della tutela del territorio sono centrali, si deve tornare ad investire, i temi dell’abitare del costruire e del rigenerare. Dobbiamo superare la distinzione fra grandi e piccole opere, ognuna di esse deve essere funzionale ai cittadini”.
“Due ordini, due territori confinanti simili che condividono bellezze dei territori ed unicità dei centri abitati – ha evidenziato Enrico Romualdi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Grosseto -. Un congresso dove ogni attività costituisce una novità rispetto al passato. Sarà l’occasione per affermare una volta per tutte la necessità di condividere consapevolmente come categoria professionale l’esistenza nella società di cambiamenti in atto che devono essere compresi, affiancati e finalmente governati”.
Il programma del 68esimo Congresso Nazionale è stato pensato per definire il quadro generale e alcune linee di indirizzo che consentano alla categoria professionale degli ingegneri di mantenere la propria competitività. Esso è pensato come un contenitore diviso in due parti: dibattiti e aggiornamento su temi di attualità e questioni di ordine tecnico che riguardano la professione e le molte svolte in atto; confronto tra i delegati finalizzata a individuare concretamente cosa e come il sistema ordinistico dovrebbe fare per rappresentare in modo efficace la figura dell’ingegnere. Per ciò che riguarda la parte dei dibattiti, essi saranno sviluppati attraverso la presenza di esperti o lo storytelling di esperienze nel campo dell’ingegneria.
Nel programma di domani giovedì, 3 ottobre, i moduli di dibattito, con la presenza di esperti di estrazione non solo ingegneristica, verterà su alcune tematiche o meglio “svolte” capaci di condizionare, far crescere ed evolvere il comparto dell’ingegneria: dalle case green alle pratiche di rigenerazione urbana, dal recente Piano Transizione 5.0 ai nuovi indirizzi di machine learning propri dell’ingegneria industriale, fino a giungere ad un dibattito sugli orientamenti dell’Intelligenza artificiale ad uso e consumo dei professionisti.
La grande novità di questa edizione toscana sarà rappresentata dal Fuori Congresso. Si tratta di una appendice pomeridiana alle normali attività del convegno, finalizzata ad approfondire i principali temi di attualità legati all’ingegneria coinvolgendo, oltre ai delegati, la cittadinanza di Siena. Con un linguaggio divulgativo si tratteranno tematiche piuttosto articolate legate all’intelligenza artificiale, alla robotica, all’ingegneria biomedica, all’ingegneria strutturale ed al recupero di beni architettonici. L’obiettivo è non solo quello di evidenziare le molte evoluzioni (svolte) cui l’ingegneria è sottoposta in questo momento, ma anche i molti volti dell’ingegneria e la sua capacità di migliorare la vita di ciascuno di noi.