Un’apertura parziale. È quella di Banca Mps che, se da una parte si dice disponibile, in linea di principio, a fornire la lista dei principali debitori insolventi (sebbene al momento una serie di vincoli normativi non ne permettono la diffusione), dall’altro invia una direttiva ai dipendenti in materia di comunicazione e relazioni con l’esterno. Procediamo per ordine: per quanto riguarda la lista degli insolventi, dei debitori che gravano sull’istituto e che hanno portato all’eccesso di Npl, Mps non avrebbe alcuna difficoltà a rendere nota la lista. È quanto trapelato da fonti vicine alla banca, sempre nel caso in cui vengano superati i vincoli, relativi soprattutto alla privacy, che riguardano l’intero sistema bancario.
La lista dei debitori Mps La Banca d’Italia «deve pubblicare tempestivamente l’elenco dei nominativi che hanno ricevuto fidi allegri» da Mps, Banca Etruria e Banca Marche, «segnalando tutte le anomalie alle Procure della Repubblica, per i relativi reati». È quanto chiesto dai presidenti di Adusbef Elio Lannutti e di Federconsumatori Rosario Trefiletti, ricordando di aver già denunciato negli anni passati il cosiddetto ‘metodo Zaleski’ con cui venivano concesse «allegre erogazioni dei crediti bancari con criteri ‘amicali’». «Non è più possibile – aggiungono – consentire a questo sistema bancario di negare i prestiti a tanti imprenditori affidabili, che rischiano di fallire per mancanza di ossigeno da parte delle banche, o di revocare gli affidamenti concessi in precedenza con un preavviso di 24 ore, trascinando così nel crack imprese sane, che avrebbero al contrario bisogno di finanziamenti per proseguire le attività, espropriare i risparmi di una vita col bail in e farla franca, con la diretta protezione della Banca d’Italia».
La lettera ai dipendenti Mps Nel frattempo, i dipendenti della banca hanno ricevuto una lettera in cui si riporta la “Direttiva di gruppo in materia di comunicazione e relazioni esterne”, inviata dai vertici Mps. «Stiamo vivendo una fase importante della vita aziendale – viene spiegato – e interlocutori governativi e istituzionali stanno operando per definire il percorso di rafforzamento della nostra Banca. In momenti come questi è fondamentale presidiare l’insieme delle informazioni e delle comunicazioni al pubblico nel pieno rispetto della normativa in materia». «In questo ambito – viene ricordato – la Banca è dotata di un complesso di regole che definiscono le responsabilità delle funzioni aziendali in un processo che, tenendo conto delle posizioni e dei bisogni dei nostri stakeholder, salvaguarda l”adempimento degli obblighi di legge e i vincoli posti dalle diverse authority. È interesse comune conoscere e prestare attenzione a queste regole, ciascuno di noi infatti è parte di questo processo e garantisce, adottando comportamenti in linea con le norme, il corretto funzionamento delle attività, l’uniformità e la correttezza nella diffusione delle informazioni». La direttiva in materia di comunicazione e relazioni esterne, viene spiegato, «definisce le regole di condotta e la necessità di un percorso di condivisione con Area Relazioni Esterne prima che i singoli attivino iniziative di comunicazione verso l’esterno su attività o fatti che riguardano la Banca e/o lo status di dipendente».