Ricollocato alla Pieve di Santa Maria di Arezzo il trecentesco polittico di Pietro Lorenzetti (1280-1348). Il “saluto” ufficiale all’opera verrà dato dall’arcivescovo Riccardo Fontana che domani celebrerà una messa insieme al parroco don Alvaro Bardelli. Rinviati invece gli eventi programmati, a causa dell’emergenza covid.
L’opera, una tempera su tavola fondo oro che è pietra miliare nel percorso artistico e biografico del Lorenzetti, venne realizzata tra il 1320-24. Lo documenta il contratto stipulato il 17 aprile 1320, con il quale il vescovo Guido Tarlati impegnava il maestro senese, richiedendogli espressamente di dipingere figure bellissime con colori pregiati, in campi dorati con oro da cento fogli a fiorino. Il documento, che resta uno tra i più illuminanti dell’epoca per la relazione opera-artista-committente, oltre a richiedere elevati requisiti di qualità, impone al pittore di impegnarsi senza interruzioni e senza assumere altre committenze fino ad aver raggiunto la “perfezione” dell’opera. Nel 1976 l’opera subì l’attacco di uno squilibrato che tentò di dargli fuoco. Durante il restauro si è verificata la funzionalità del supporto, quindi è stata operata una pulitura della superficie pittorica che ha provveduto alla rimozione degli strati di restauro apposti nell’ultimo intervento (vernici e integrazione pittorica, alterate nel tempo). Questa operazione ha rivelato estesissime aree di pittura e di fondi oro in cui persistevano strati evidenti di sporco e di patinature antiche di difficile datazione. Si è quindi imposta una seconda fase di pulitura delicatissima, interamente condotta al microscopio, che ha permesso di recuperare i colori cangianti e le straordinarie decorazioni condotte a mano libera dal pittore. Il restauro è stato autofinanziato fin dall’inizio (2014) a cura di Ricerca e, dal 2017, con il sostegno di Art Angels onlus (www.artangelsarezzo.org), associazione che si prefigge di sostenere la conservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio artistico del territorio aretino, che ha adottato il Lorenzetti come suo primo progetto. Restano ancora da finanziare somme per un totale di 77.980 euro per interventi indispensabili per la corretta ricollocazione dell’opera in chiesa.