Un collegamento tra Rapolano Terme e l’invaso di Montedoglio. E’ il progetto presentato da Acquedotto del Fiora, un investimento di 9mln di euro che permetterà la realizzazione di oltre 18 chilometri di condotta: il primo stralcio dei lavori partirà nel giugno 2020, mentre la conclusione dell’opera è prevista per la fine del 2022. Il progetto è stato presentato nel corso di un incontro a Rapolano Terme, a cui hanno partecipato tra gli altri il presidente di AdF Roberto Renai, il direttore di Ait Andrea Cappelli, il sindaco Alessandro Starnini e i consiglieri comunali.

Acquedotto anello senese L’opera, denominata “Acquedotto anello senese”, consiste in una dorsale di adduzione che attingerà l’acqua dell’invaso artificiale di Montedoglio (in provincia di Arezzo), attraverserà la Valdichiana tramite una condotta di collegamento per arrivare fino a Rapolano Terme, risolvendone così il deficit idrico. Successivamente proseguirà verso le Crete senesi e la Valdarbia toccandone le principali località, attualmente alimentate unicamente dalla dorsale che collega le sorgenti del Vivo d’Orcia a Siena. Il prelievo della risorsa idrica avverrà dall’invaso situato in località Pozzo della Chiana, già collegato a quello di Montedoglio da una condotta realizzata dall’Ente Acque Umbre Toscane.

Il primo stralcio dei lavori, che partirà a giugno 2020, prevede la realizzazione di più di 9 chilometri di condotta da Pozzo della Chiana alla località Poggiarello, oltre la zona industriale delle cantine; in una parte del tratto compreso tra le località Pietrischi e Poggiarello l’intervento verrà realizzato in sinergia con Nuove Acque, che sul medesimo tracciato poserà delle condotte funzionali alle propria attività di distribuzione. Il secondo stralcio, per una lunghezza di altri 9 chilometri circa, interesserà il collegamento dalla località Poggiarello all’impianto di potabilizzazione in località Quercioni, dove l’acqua proveniente da Montedoglio sarà stoccata. I lavori per la realizzazione dell’opera si concluderanno alla fine del 2022.

Il presidente Renai: «Opera attesa da anni» «All’interno del piano complessivo degli investimenti da realizzare sul territorio dei Comuni soci, tra pochi mesi AdF darà il via a un’opera attesa da anni – commenta il presidente di AdF Renai – Il cosiddetto “anello senese” permetterà di garantire l’approvvigionamento idrico nel comune di Rapolano Terme indipendentemente dall’invaso del Calcione, oltre che a un ampio territorio che abbraccia tutta la Valdarbia, e migliorerà anche la qualità e il sapore dell’acqua erogata. Per raggiungere questo ambizioso traguardo è stata necessaria un’azione sinergica tra AdF, amministrazione comunale, Ait, Nuove Acque e Regione Toscana come ente finanziatore, dimostrando che per realizzare infrastrutture importanti non si può prescindere dal fare squadra e lavorare uniti».

Il sindaco Starnini: «Acqua potabile di qualità migliore senza dover  ricorrere alla diga del Calcione» «Il progetto – aggiunge il sindaco Starnini – rappresenta un altro importantissimo investimento nel nostro territorio e metterà a disposizione della nostra comunità acqua potabile di qualità migliore senza dover più ricorrere all’approvvigionamento dalla diga del Calcione. Questa, con la sua riserva di acqua, sarà una riserva da utilizzare in maniera diversa e su questo aspetto ci stiamo riflettendo come amministrazione comunale, alla luce della rilevanza strategica che ha per il nostro territorio e delle risposte che può dare in caso di siccità o di altri cambiamenti climatici. Ringrazio l’Autorità Idrica Toscana e Acquedotto del Fiora, a partire dal presidente Roberto Renai, per aver supportato questo investimento molto importante sul territorio di Rapolano Terme. Il Comune garantirà la collaborazione necessaria e vigilerà sul rispetto dei tempi di realizzazione nell’interesse generale della comunità rapolanese».