FIRENZE – Appello di Anci Toscana agli istituti bancari perchè non chiudano le loro filiali nei piccoli Comuni e nei territori più isolati e lontani, privando le comunità di un servizio essenziale, soprattutto quando si tratta dell’unico sportello presente.
Il presidente Matteo Biffoni ha scritto alla Consulta delle Fondazioni bancarie e ad Intesa San Paolo, chiedendo attenzione ad un problema che anche i sindaci stanno segnalando sempre più spesso. Scrive Biffoni ad Intesa San Paolo: «Sui principali giornali leggiamo che gli utili negli ultimi nove mesi hanno superato i 4 miliardi: un risultato importante per il quale vi facciamo i nostri complimenti. Contestualmente a questa positiva notizia, leggiamo però sempre più spesso, notizie di chiusure di vostre filiali, soprattutto nei piccoli Comuni. Crediamo che il sistema bancario non possa prescindere dai consolidati rapporti con le istituzioni e con il territorio – continua Biffoni – Rapporti basati su processi di radicamento e fidelizzazione dei clienti. Ancor di più, in questa fase storica, in cui abbiamo davanti sfide importanti, dalla digitalizzazione alla transizione ecologica, siamo certi che il proficuo confronto e lavoro congiunto possa rafforzare e sostenere la ripresa economica del Paese»
Anche alla Consulta delle Fondazioni bancarie il presidente AnciToscana scrive: «Sappiamo bene quali siano i compiti delle banche e delle fondazioni, ma un’opera di moral suasion e di attenzione ai territori, soprattutto quelli più periferici, da parte di tutte le fondazioni toscane, sarebbe da noi e dalle nostre comunità molto apprezzato».
Richiesta anche a Poste Italiane
Da Anci Toscana infine una richiesta a Poste Italiane, che sta comunque rispettando l’impegno di mantenere aperti gli sportelli su tutto il territorio, per uno sforzo ed un investimento maggiore nell’installazione di sportelli automatici per i prelievi ATM, con priorità proprio per quei Comuni dove non ci son più filiali bancarie; un caso su tutti, l’isola di Capraia.